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Vecchio 31-08-2010, 14.28.05   #83
Telemaco
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Originalmente inviato da Grey Owl Visualizza messaggio
In effetti mi sono posto pure io questte domande ed ho seguito questo ragionamento per trovare un'ipotesi plausibile. E mi viene in aiuto il modello atomico con il suo nucleo di protoni e neutroni e nelle orbite esterne gli elettroni. Immagino che la mia mente possa essere come l'elettrone che orbita ad una certa "distanza" dal nucleo, essa è condizionata dalla forza nucleare ed è in un'equilibrio energetico, se immetto un'energia all'interno di quest'atomo ottengo un salto quantico e l'elettrone cambierà livello di orbita attorno al nucleo.

La mente condizionata da pensieri e dna e quant'altro è come legata alla sua orbita che corrisponde alla sua realtà/coscienza. Lavorando come può per immagazzinare energia, essa può fare un salto di orbita verso il centro. In un'istante saltare nel momento in cui supera la soglia energetica che la trattiene sulla sua orbita. Forse seguendo come agiscono gli elettroni quando vengono caricati energeticamente, è possibile per via analogica, poter comprendere come una mente possa liberarsi dai suoi condizionamenti.
Mi piace molto il tuo esempio.
Noi in effetti siamo come un elettrone che si crede libero di orbitare, ma che non sa che in realtà i suoi movimenti (orbite) sono condizionati da diversi fattori e leggi, compreso il nucleo.
Se l'elettrone fa un salto d'orbita e torna al nucleo sarebbe come l'anima che torna al creatore fondendosi con esso.
Nei due casi (prima e dopo il salto) non ci sarebbe mai un'entità libera che pensa ed agisce (l'elettrone)......ma è sempre un qualcosa che trascende il senso di identità dell'elettrone.

Possiamo interpretare il nucleo come l'essere intimo dell'uomo (il sè superiore).
Con uno sguardo più ampio, anche il nucleo però è condizionato nel suo "agire".... da altri atomi, leggi, relazioni atomiche, ecc.

Se invece estendo la metafora : io illusorio/ ego (l'elettrone) e Nucleo (Dio) potrei dire che in noi è sempre Dio ad agire.
Ovviamente per spiegare ciò devo uscire dal concetto di UNO, ma è solo una necessità linguistica, in realtà la contraddizione può essere spiegata.

Ovviamente alla parola Dio preferisco Coscienza universale....

Non credo volessi dire questo, ma mi piace la metafora perchè calza anche per spiegare il mio ragionamento.
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