Discussione: Il salto da corsa
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Vecchio 28-03-2011, 12.48.33   #2
dafne
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Nella prima parte sono di nuovo fuori casa e di nuovo con la presenza della famiglia indosso dei vestiti teatrali.
Credo di poter dire che nella famiglia tendo ad assumere degli atteggiamenti che non mi stanno bene.
I colori sono quelli delle favole e anche l'armadio con il pupazzone mi fà pensare a quest'alone di falso infantilismo che cerco di metermi.

Una volta che non ho cambiato di abito però ricevo un regalo, (il pacco tra l'alto è nero) e dentro nonostante la mia acidità verso mia madre ci trovo elle cose utili sopra e persino molto belle sotto.
Mi arrischierei a pensare che devo guardare anche a ciò che di bello e buono mi han dato.
Soprattutto il fatto che siano oggetti casalinghi mi fà pensare a una specie di dote, uno di quei regali che si fanno di buon augurio per le case nuove..ma bon.

Quando smetto di pensare all'ospite esco e mi ritrovo davanti a un funerale. Ricordo le persone in cappotto e le due signore che parlavano tra di loro cercando di capire se le avrebbero fatte entrare nel cortile...non mi piace stare li anche se qualcosina mi dice che devo fare come loro, poi però il senso di disagio prevale e me ne vado.

Qui, come con il tipo della vespa dopo, mi par quasi che Suby mi dica che devo imparare a distinguere le situazioni in cui mi trovo.
La grande massa che fà non necessariamente mi obbliga a fare e soprattutto dopo ci vedo un messaggio importante, col tipo della vespa. Di fronte a persone aggressive o che percepisco come tali non devo stare li per il tempo necessario ad esserne certa ma me ne devo andare subito, passare oltre.

La cosa della corsa poi è favolosa sbaglierò ma l'ho letta come un avvertimento piuttosto ironico.
Poniamo che ci sia un riferimento a logica e intuito..o a emisfero destro e sinisto (analisi e sintesi). Sò che alla parte destra del corpo corrisponde l'emisfero sinistro, e viceversa.
Quando corro (non ho in metafora ancora capito ben cosa sia sta corsa, forse l'accellerare, il cercar di fare più velocemente..?) zoppico.
"Casco" sul piede destro e prestandoci attenzione mi accorgo che la gamba è più corta. Il che probabilmente indica che uso la parte sinistra del cervello molto poco.

Allora uso uno stratagemma, i salti della gamba sinistra mi permettono di di correre con meno incertezze, meno blocchi ma hanno lo spiacevole inconveniente, su lunghi tratti, di farmi sbandare e finire fuori strada.

Qualche anno fà sognavo di voler correre e di ritrovarmi piantata per terra con la colla, era angosciante, mi dico che è un bel passo avanti riuscire finalmente a correre ma par ovvio, se ci ho visto bene, che adesso devo lavorare per allungare la gamba destra e correre normalmente, o almeno provare.




AAA allenatore cercasi...
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