[BiblioTopo]

Come promesso mi propino la fola che ho preparato. Sono certo che avrete modo di sbizzarrirvi e imbizzarrirvi con le vostre interpretanze esostrane.
Buon divertimento.

La seguente fola bibliotopica proviene anch'essa da quella che voi umani chiamate "tradizione orale". Essa viene tramandata in zona puglioitalica da nonni e nonnitopi.



L'orco capovolto


C'era una volta una ragazza tanto orfana ma anche tanto bella. Tutti la chiamavano "Bella-come-la-Luna". Tutti tranne la matrigna che invece, denigrante l'invidiata, l'appellava "pezzente".

Un giorno alla matrigna sfuggì il setaccio col quale stava passando la farina. Ella ordinò a Pezzente di andarglielo a prendere. Il setaccio rotolava e Bella-come-la-Luna rincorreva. Rotola che ti rotola il setaccio cascò in una spaccatura della roccia. Li per lì, dovendo scegliere tra spaccatura ignota e botte note, Bella si infilò nella roccia a recuperar setaccio.

Dentro la roccia stavasi grande casa in grande giardino. Le venne incontro grande gatto ad avvisarla che trattavasi di abitazione orchesca. All'arrivo dell'orco sarebbe stata mangiata. Doveva dunque ascondere se stessa dopo aver preparato la cena. Orco sazio, orco ragionevole. Inoltre, se per caso l'orco avesse deciso di sbafarla lo stesso, il gatto le comunicò magica formuletta da recitare per sottrarsi alla pappatoria.

"Dio ti benedica Padre Orco. I tuoi piedi in Cielo e la tua testa in Terra!"

Quando l'orco giunse subito proclamò:
"sotto la seta, sotto la lana, sento l'odore di carne umana".
Il gatto svelto gli portò la cena e quando giudicò l'orco sazio Bella-come-la-Luna sbucò e recitò la formuletta. L'orco contento e stupito di cotanta conoscenza decise di non sbafare, anzi allevare come figlia.

---------------------------fine primo tempo----------------------------