Discussione: Opera al Bianco
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Vecchio 27-06-2011, 17.16.56   #6
Uno
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Inizierei da un paio di concetti abbastanza semplici da enunciare ma profondi da comprendere nella pratica.
Dal nostro punto di vista animale, condizione in cui versa la maggior parte dell'umanità, vediamo le cose sempre al contrario di come le si vedono da un punto di vista divino. Il punto di vista realmente Umano integra le due visioni.
Ora, abbiamo detto nel thread dell'Opera al Nero, che il nero si muove, ci stuzzica, ci fa agire etc... per logica, il Bianco, la luce, se ne sta immobile, in pace, tranquilla.
Questo è appunto il punto di vista animale, quello che dobbiamo prendere in considerazione finchè non diventiamo veri Uomini.
Quando scendiamo nel concreto tangibile, tocchiamo il paradosso e scopriamo che la materialità più spinta è e più si avvicina nell'eterno cerchio alla spiritualità. Quindi sapendo che il buio sta fermo mentre la luce si muove... sappiamo che anche dal punto di vista divino le cose stanno così anche animalmente percepiamo il buio/nero come qualcosa che ci strattona e che vuole impadronirsi di tutto.
Qui c'è tutto il trucco, compreso questo si saprà sempre come agire e cadranno i limiti "imposti" da alcune interpretazioni di alcune filosofie. Il problema non è muoversi o non muoversi, ma da che punto di vista lo si fa.

Questi concetti non potranno essere compresi in pieno finchè non si sarà compiuta l'Opera al Nero. Il punto di vista non lo permetterà.
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