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Vecchio 07-11-2011, 20.02.29   #21
griselda
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Secondo voi la gravità di un problema da cosa dipende? Dalle conseguenze possibili? Dalla difficoltà a risolvere? O che?
.
Allora...innanzitutto sono convita che ognuno dovrebbe trovare la sua soluzione arrivarci da solo perchè quella degli altri può diventare zavorra in più se non si posseggono le stesse capacità le stesse regole, non si sono fatti gli stessi studi non si è allo stesso livello in pratica.
Ma si possono suggerire metodi per arrivare alla soluzione come operazioni, attrezzatura etc

Quando si inseriscono dei dati in un programmatore ne esce un risultato dipendente dal programma dalla velocità di elaborazione dati dalla memoria etc insomma un certo numero di variabili.

In un essere umano non aver bilanciati i vari coefficienti e non tenere conto delle variabili crea problemi ulteriori o ingrandisce quelli già esistenti.

Un problema viene affrontato con quel che si possiede c'è chi riesce a risolvere piccoli problemi matematici e altri che si perdono i equazioni algebriche per anni e anni o chi invece risolve tutto accontentandosi della soluzione che è in grado di trovare anche sapendo che non sarà la migliore ma quella da lui attuabile.

Quello che non mi permette di risolvere alcuni problemi è l'empasse tra due soluzioni possibili e l'incapacità di rinunciare (perdita) ad una delle due quindi scegliere.

L'altra la paura di non riuscire a risolvere il problema quindi di mettersi in gioco.

Secondo me è come una serie di variabili e sottovariabili che ne aprono altre come una di quelle equazioni algebriche in cui ci sono piccoli problemi tra parentesi (regole che devi conoscere) che se non li risolvi non arrivi mai ad un risultato finale positivo (con conseguenze) tra cui la paura di non essere in grado di sbagliare e quindi di perderti.

Quindi rispondendo alle tue domande iniziali direi il fatto di distaccarsi dal problema togliendogli l'importanza che gli diamo intesa come miglior risultato possibile quindi la gravità è relativa a ciò che noi gli facciamo pesare sopra quello di cui lo rivestiamo, la pressione che facciamo uscire da esso...

Si dice che nessuno porta mai una croce più pesante di quel che può sopportare quindi in teoria ognuno ha la soluzione al proprio problema il vero problema sta nel perchè non lo attua.

Insomma a me pare il problema sta in ciò che fa di esso un problema.

Mi sto rendendo conto comunque che un modo possibile di risolvere un problema è analizzare i dati il più possibile ma anche conoscersi, sapere bene cosa si vuole, cosa si è disposti a perdere/pagare...insomma più dati si possiedono su di noi e sul problema e più il problema visualizza una possibile soluzione che non sarà La Soluzione Migliore per tutti ma la mia possibile miglior soluzione di cui devo essere contenta perchè è mia.

Tutte belle parole perchè al lato pratico non sono capace per me problema=paura--->ansia--->rabbia
--->immobilismo quindi tutto spostato ed ingolfato sull'emotivo e piazza pulita di razionalità
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