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Vecchio 15-07-2009, 00.41.35   #52
Ray
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Sì scusa Gris forse non è scritto chiaro, intendevo dire che se non ho il controllo su di me, se non ho un'identità ma mi identifico con l'esterno cerco il controllo su di esso, sposto l'obiettivo..

l'esempio di Ray sul maglione puo' essere uno. Sento freddo ma non so (o non voglio sapere) che sono io ad avere freddo così faccio coprire l'altro... sposto l'obiettivo invece che mettermi un maglione. (o quando vediamo un difetto sull'altro e ci sta antipatico e poi se guardiamo bene il difetto è nostro.. etcetc). Il non avere i propri "confini" ben delineati fa sì che per "esistere" dobbiamo identificarci con l'esterno... per questo chiedevo a Ray se la famosa differenza tra prendersi cura e controllare è in noi stessi, se ci conosciamo, se abbiamo un'identità saremo in grado di prenderci cura dell'altro, diversamente vorremo possederlo per esistere...



Grazie per gli spunti Sole, mi sono stati utili, pero' la differenza tra prendersi cura e controllare? non sono mica sicura che l'abbiamo tirata fuori..

Potremmo esplorare il dare e il prendere... banalmente potrebbe essere un confine. Quando non siamo differenziati, non ci rendiamo conto di cosa e quando prendiamo e quando diamo, spesso scambiamo i due.

Però che strano che si dica "prendersi" cura. Probabilmente c'è uno scambio, anzi non probabilmente... c'è sempre uno scambio, forse tutto sta a distinguere questo, ossia cosa diamo e cosa prendiamo.

Torniamo al maglione... quando lo facciamo mettere ci prendiamo la sensazione di sollievo (o quel che è). Questa è per noi.
Al contrario, quando ci teniamo l'ansia che il bambino si faccia male e gli diamo il permesso di salire sull'altalena, gli diamo sicurezza...
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