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Vecchio 16-05-2007, 16.42.53   #6
Uno
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Originalmente inviato da MaxFuryu Visualizza messaggio
Concordo, quasi sempre basterebbe impegnarsi un minimo a scrivere chiaramente.
Però non sempre lo vedo possibile, quando si parla di argomenti "propri", del frutto dei propri pensieri, il fatto di scrivere/dire quello che si percepisce a volte mi sembra impossibile, ci vuole una certa bravura per descrivere a parole una cosa che non centra nulla con le parole (o con le parole del nostro linguaggio).
Secondo me a volte dire direttamente e chiaramente una cosa a chi non l'ha mai provata è lo stesso che non dire nulla, invece il lasciare intendere a chi può capire equivale a parlare chiaramente, forse è un pò come per le poesie, per chi le capisce non esiste descrizione più appropiata.
certo, questa del lasciare intendere è molto spesso abusata, sono sicuro di aver visto casi in cui chi lo fa non sa nemmeno lui cosa vuole dire °_°
si potrebbe anche parlare di questo magari, in ogni caso il lasciare intendere una cosa lascia un grosso spazio alla soggettività di chi ascolta e se fatto bene può essere anche un'aiuto.
Sembrerà una scusa... ma a volte non esistono le parole, lingue antiche ne avevano di più appropriate (e così complicheremmo di più), lingue praticamente sconosciute oggi ne avevano di esatte....
Allora perchè scriverne? Perchè se si incontrano due sforzi uno per cercare di esprimere l'inesprimibile, l'altro per cercare si afferrare l'inespresso capitano i miracoli... che non sono poi comprendere la nozione in se... i miracoli sono quella fratellanza, amore etc etc, trovare un punto di incontro... che si vorrebbe attuarsi mentre magari noi ci prendiamo a sediate.... e comunque aspettando che si muovano gli altri, solo gli altri

ma ancora una volta non so quanta percentuale di quello che volevo dire potrebbe passare
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