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Vecchio 17-05-2007, 12.41.50   #20
Uno
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C'è anche una valutazione morale da fare.
Ammettiamo che io (io come esempio) sia in grado di "sommergere" una persona per fargli capire quello che questa persona non si sforza minimamente di capire, se lo facessi (ammesso che l'effetto possa durare anche fuori della mia influenza) non sarebbe violenza?
Inoltre se questo mi costasse in termini di impegno e risorse molto, non sarebbe più saggio destinare le mie intenzioni a chi (magari più invece di uno/pochi) invece ha la volontà di capire?

Ripeto, ho usato la prima persona solo come esempio... anche se poi è realmente la "mia" filosofia.

Invece diverso è che se io avessi qualcosa da dire/dare e non provassi tutti i modi... il che significa che a volte per alcuni va bene semplificare, per altri ( vuoi perchè magari tocca la sua importanza, vuoi perchè può essere una sfida), magari è meglio complicare.
Si potrebbe parlare (ma sarebbe fuori tema) sul fatto che chi da non decide cosa dare, ma solo come dare e non sempre, solo da un certo livello di coscienza in su. Cosa dare inteso nella sua specifica attitudine, una rapa non può dare una macedonia ovviamente.
Parlando di rape e macedonia mi è venuta (ma dove stava? ) fame... vado a pranzo.
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