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Vecchio 03-03-2009, 02.43.24   #4
Grey Owl
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Inizio con un OT...
Provo a risponderti, hai formulato le domande a tutti e quindi essendo un cittadino di Ermopoli mi sento di risponderti.
Non lo prescrive il medico il cambiamento, non è necessario nella misura in cui non lo senti tale.
Forse non lo crederari, ma quando ti leggo penso di capire ciò che scrivi. Però hai la presunzione di affermare che non sei capita, non sei compresa.
Questa cosa di non essere accettata, di non essere compresa, ritorna ciclicamente.
Non ho la pretesa di convincerti sul fatto che questo sia vero oppure no, vorrei però suggerirti di osservare meglio questo ritorno all'incomprensione (presunta).
Fine OT...

Sono circa 20 anni che giro intorno alla crescita spirituale, molto tempo perso in voli pindarici e pantagrueliche abbuffate di newage e pseudospiritualità.

La questione è che nella vita ogni persona cerca Dio, in un modo o in un'altro è alla ricerca del Divino. Poi cè chi rimane deluso dalle cose materiali e quindi cerca nelle discipline spirituali e via così alla ricerca. Quello che spinge è la ricerca del Vero.
Secondo me la condizione fondamentale è la delusione.

Ho passato i 40 anni e non si è ancora spenta la necessità di cercare il Divino che si cela sotto il velo, il sonno che annebbia la ragione ed il cuore è forte e tenace eppure continuo l'eterno balletto tra il sonno ed il dormiveglia. Non ho certezze di arrivare un giorno a scoprire il velo, quello che ho è la costante idea del Divino, lo sento, lo cerco.

Non credo esista un clichè del ricercatore, uomo,donna, benestante, operaio, contadino, clochard, alto, basso, grasso, magro, del nord oppure del sud, di sinistra o di destra. L'ambiente condiziona i percorsi ma non il sacro fuoco della ricerca.

Se per ambiente s'intende il luogo in cui condividere la propria esperienza, i propri pensieri, i propri dubbi... allora concordo con Ray, l'ambiente è di importanza primaria.

Mentre se per ambiente s'intende il luogo in cui si vive ogni giorno, allora ritengo sia di importanza secondaria ma comunque importante. L'ambiente in cui viviamo è esattamente l'ambiente che abbiamo voluto, che abbiamo scelto.

Quando si è sulla via avvengono dei cambiamenti interiori che (se reali) modificano i riferimenti esteriori, i cambiamenti nella vita esteriore. Quando non avvengono questi cambiamenti esteriori è perchè ce la stiamo raccontando, i presunti "cambiamenti interiori" non sono altro che illusioni.

Quello che ho notato in me è il poco coraggio di cambiare...
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