Dopo un periodo giovanile di sperperi inutili (ma anche utili visto che mi ritrovo una discreta libreria), ho equilibrato il mio rapporto coi soldi. Mi sono resa conto che, i primi tempi di gestione di casa, mi bruciavo dei soldi stupidamente, avevo "emorragie" che ho individuato con una certa difficoltà. Mi sono resa conto che troppo spesso compravo prodotti simili o eccedevo nella spesa che a volte mi scadeva in frigorifero...mi facevo tentare da sciocchezze inutili o da offerte allettanti ma che a poco mi servivano. Piccole cifre, anche piccolissime, che poi mi pesavano sul bilancio. Ora ho imparato a ridimensionare il rapporto con le tentazioni fini a sè stesse e adesso riesco a concedermi qualche piccolo "lusso" in piu' che mi aiuta a vivere meglio. Può essere una giornata in un luogo che mi fa stare bene, un teatro o un film che mi piace, un regalo che sento di fare volentieri a qualcuno o a me stessa. Sempre con un occhio anche verso l'esterno...aiutare non significa solo un'adozione a distanza. Può aver bisogno di aiuto materiale anche la persona che ci è piu' vicina e non ha il coraggio di chiedere...non significa dare soldi, può essere imbarazzante, ma si può offrire il proprio aiuto in tanti modi senza quasi farsene accorgere.
Ultima annotazione: "è una questione di principio" è una delle frasi piu' imbecilli che abbia mai sentito,
mi dà l'orticaria, mi ricorda tanto il "lei non sa chi sono io" di buona memoria (chi se ne frega chi sei!
)...dovremmo aprirlo il tema delle frasi fatte e sceme che non vogliono dire nulla.
