La rassegnazione può essere un fase verso l'accettazione, ma a volte posso accettare qualcosa senza dovermi rassegnare, a volte perfino con entusiasmo (ad esempio se qualcuno decidesse di regalarmi qualche milione
)
Penso che il succo stia in quello che ha detto Ray, scoprire l'utile nella cosa accettata, dato che il bicchiere è sempre mezzo pieno e mezzo vuoto, anche se al momento non riusciamo che a vederne i lati negativi. Per scoprire l'utile devo osservare il problema, esaminarlo, magari immaginando che non sia il nostro ma di qualcun altro per poter esserne maggiormente distaccati ed obiettivi.
La rassegnazione comunque non è una resa perchè in cuor nostro continuiamo a combattere, ad opporci. Non sbatteremo più la testa ma il cuore continua a soffrire, a sperare che le cose cambino.
Ma attenzione, ci sono due tipi di speranza. C'è quella che sa dare forza all'animo, e quella che consuma. La prima è l'unica vera Speranza, quella cristiana, la seconda assomiglia di più ad un pretendere...