Discussione: Opera al nero.
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Vecchio 07-02-2011, 00.10.40   #389
Kael
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Quindi il primo moto di un uomo della palude che scopra che c'è altro qualce sarà?
Sarà quello di uscire da quella melma.
Come ho già detto qualche post fa, quando si passa dalla melma fino al collo alla melma alle caviglie c'è già un miglioramento così radicale che il rischio di fermarsi prima di arrivare al campo è grosso. Si hanno i piedi ancora bagnati ma vuoi mettere con prima?
Il guaio è che, mentre nel campo a fatica ma si può tenere a bada la palude intorno, quando si è nella palude (anche se in una delle zone migliori) non c'è niente da fare e si tornerà a sprofondare ancora. Credo sia importante questa presa di coscienza per decidersi ad uscire del tutto, altrimenti non se ne uscirà mai.
Citazione:
Mentre cammina per trovare quello che cerca potrà appoggiarsi ad un ramo (lo stesso ramo che gli arriva addosso all'improvviso dandogli un colpo) ma non andrà in cerca di rami, lui cerca di uscire, punto.
Vorrei davvero Comprendere questo punto, mentalmente lo capisco, poi nella pratica quando arriva la frondata in faccia... di solito sono imprecazioni
Citazione:
Il trucco sta nel prendere bene coscienza di ciò che riesco a fare sfruttando l'istinto ( cioè uno degli strumenti del Nero). Quando ne ho preso coscienza a pieno (cosa che difficilmente riuscirà in un colpo solo, almeno all'inzio dell'Opera) sarò in grado di compiere l'azione che voglio anche senza il pungolo del Nero.
Il chè equivale a dire senza il pungolo dell'istinto?
Cioè tu dici che ogni singolo istinto dell'uomo, qualunque esso sia, può essere sfruttabile per altro?

E il tuffo nella metafora della palude dove si colloca esattamente? Per dirla alla Matrix, è quando Neo prende la pillola rossa e si sveglia nel mondo reale?
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