da quello che sapevo è la metodologia con il quale vengono prodotti i cibi industriali dei gatti e cani a causare gravi carenze nutrizionali.
in sostanza usano soprattutto grassi cotti e li lavorano a temperature molto alte (troppo per garantirne l'approccio nutrizionale specie vitaminico)
alla fine per renderli "appetibili" usano varie sostanze che rendono addirittura soprattutto il gatto "dipendente".
Insomma sarebbero da evitare.
Associando poi la cosa alla micia mi è venuta in mente l'esperienza di parto di mia moglie.
In gravidanza e durante l'allattamento era diventata assolutamente "refrattaria" a cibi e bevande che normalmente consumava come se il suo fisico richiedesse per il bimbo cose maggiormente "pure".
come se la maggiore sensibilità di tali momenti le consentisse di avere una maggiore capacità naturale di scelta anche sui cibi.
Detto questo ci vorrà tempo ma ritengo la scelta di alimentarla il più naturalmente possibile correttissima.
Anzi sarebbe a mio avviso da fare sempre se possibile
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