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Vecchio 22-02-2009, 09.19.28   #24
nikelise
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Sull'ultima parte sono d'accordo, e la capisco...forse più di quanto vorrei ammettere.

Quello che mi lascia un pò perlessa però è il passaggio sopra, quando dici che il pistolero se si rendesse conto che tutto è già stato detto e fatto metterebbe al centro del suo vivere "altro".

In un certo senso lo so che è giusto ma è un puro brivido d'intuizione non comprensione vera e propria per cui.. ti tocca, se ti và, di rispiegarmela questa cosa perchè se io mi soffermo sul fatto che tutto ciò che dico/chiedo e quello che rispondo o come reagisco è già stato fatto e detto (e lo inizio a vedere anche in altre persone) mi perdo.
Nel senso che..che senso avrebbe parlare e chiedere se non per tediare?

O forse intendi dire che è proprio rendendosi conto che siamo la miliardesima persona che percorre la medesima strada e chiede per la miliardesima volta la stessa cosa a chi risponde và riconosciuta perlomeno la gloria di una pazienza infinita nonchè l'assoluta assenza di obbligo nel dare la miliardesima risposta?

Quel qualcosaltro sarebbe cosa? (eddai ci provo, sia mai che me lo dici )

Rispondevo a Loriland che esprimeva questo erratissimo concetto di una conoscenza coltivata come fine per porre sfide inutili agli altri ,per prevalere sugli altri , sfide come dice lei stessa , alla fine , per sentirsi viva :


Citazione:
inviato da loryland
No,io non ci vedrei nessuna paura,forse solo quella di perdere del tempo,ma quel "pistolero" lì di tacche sul calcio della sua pistola potrebbe averne tante da saper distinguere un aquila da un coniglio;non importa la strada,il percorso che hanno fatto i candidati al torneo,importante e che volino ad ali spiegate e non zompettino come conigli.Neanche di chiusure potremmo parlare,chiusure alla conoscenza dell'animo umano(quella storia che tutti gli esseri sono uguali non potremmo darla a bere al pistolero...)troppo rapace dentro per credere che anche i roditori hanno una ragione d'essere,perchè sa che è così ma non lo interessa.Nemmeno il potere è ciò che cerca,non cerca di affermarsi come un tiranno sul trono altrui.La conoscenza e non solo esteriore.Ciò che alberga nel cuore e nella mente di un'altra aquila.E' nella lotta che l'assapora,attraverso il sangue che sgorga...
allora, se ti accorgi che per quanto bravo e profondo tu sia non hai inventato nulla perche' tutto e' gia' stato detto e scritto da qualche parte , allora le sfide del pistolero di Loriland per dimostrare conoscenza '' attraverso il sangue che sgorga''
( anche in questo caso sembra una protagonista del film l'esorcista )
diventano giochi puerili privi di senso sicche' , se vuoi veramente cio' che conta e che ti fa sentire vivo , devi volgere l'attenzione e lo sguardo ad altro .
Cos'e' questo altro' ?
Lo sai anche tu ne parliamo sempre qui, lo puoi chiamare in 10.000 modi : svegliarsi ,amare ed amarsi , diventare uno ,vincere le proprie identificazioni , Gesu' , Buddha , l'amore di Maria , di Padre Pio , meditare per comprendere ecc ,
Con questo non voglio dire che porre, porsi domande sia sbagliato ma quello che conta e' perche' lo fai , qual'e' il fine che ti poni .
Il fatto che le domande siano sempre le stesse dimostra proprio che non basta porre domande e ascoltare risposte per COMPRENDERE .
Pensa allora che misera figura fa il pistolero di Loriland e quale solitudine e sentimento di inutilita' lo avra' preso dopo essersene andata via sola ....come ha fatto .
Quindi conoscere non puo' mai essere un fine ma e' sempre solo un misero mezzo per sperimentare altre cose non fosse altro che parlare con il prossimo sempre che voglia ascoltare e dialogare.....e qui si apre un'altro capitolo .
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