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Vecchio 19-08-2009, 20.18.19   #1
Uno
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Predefinito Risvolti psicologici sullo smaltimento dei propri rifiuti

Prendo spunto da mie sensazioni però ne voglio parlare in generale.
Sono in ferie (finite oggi) e sistemo un pò di cose a casa, taglio un pò (pò è eufismo, se vi dico il numero di sacchi, qualcuno potrebbe svenire ) di siepi e verdure varie, insieme preparo altre cose per la raccolta rifiuti ingombranti o diversi che qui da me passa il giovedì su prenotazione.
avevo un taglia erba a filo, un paio di video lettori etc...
Arrivo al dunque, per il verde del giardino trovo corretto che passino a prenderlo a parte, potranno farne concimi.. ma tollero con molta fatica le raccolte di rifiuti al di fuori dei bidoni. Ho già fatto fatica a gettare via quei due lettori dvd e l'altro arnese, di solito provo a smontare le cose e a volte riutilizzo i motori per fare altre cose se non riesco anche a riparare la funzione originale dell'oggetto. Ma in questo periodo non ho tempo e altre cose che ora è lungo da scrivere, quindi mi sono deciso ad iniziare a far pulizia. Una volta avrei superato l'empasse buttando nel solito comune cassonetto, ma adesso a mettere le cose così in strada (la sera prima che passano) mi sento come se mi costringessero a fare i bisogni corporali in piazza. La stessa cosa so che avviene quandosi devono mettere oggetti abbastanza personali (assorbenti? slip etc...) in quei sacchetti mezzi trasparenti....
Razionalmente me ne frego della gente che vedrà, siamo tutti uguali, eppure non tutti i pudori sono così assurdi per quanto ancestrali (vi accorgete che apparentemente sto quasi dicendo una cosa completamente opposta di quello che dico in altro 3d di oggi, cioè quello sul burkini?).

Se il gatto, il cane etc.. quando fanno i bisogni quasi si nascondono e comunque coprono la faccenda, noi ritenendoci pù evoluti sarebbe giusto che perdessimo questo pudore e lasciassimo tutto in giro anche quando il rifiuto è a noi riconducibile? (perchè basta andare su un prato per vedere quanto pudore c'è quando non siamo riconoscibili)
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