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Originalmente inviato da gibbi
Faccio parte della categoria "adoratori"  |
OT:
Solo per gli adoratori del tartufo. Ogni anno investo parte del mio denaro per deliziare il palato e l'olfatto. Nella piazza di Savigno si entra storditi dal carattersitico odore del tartufo bianco. Chi non lo sopporta direbbe che ricorda il metano ma chi lo ama quasi s'inebria e ne viene rapito. Cerco nelle varie bancarelle, cerco il mio tartufaio abituale, cerco la mia pepita, lei mi cerca ed io la trovo ammirato. Poi con pacchettino prezioso rimango ore con un sorriso infantile pensando al mio prezioso acquisto.
Per fare delle strepitose uova aromatizzate al tartufo basta veramente poco. Sio comprano delle uova fresche di giornata e si mettono dentro un vaso di vetro col tappo ed insieme a loro il tubero sublime. Si lasciano in frigo per 2-3 giorni in modo che il tartufo induce il suo arome nelle uova stesse. Quando le fai in padella il suo aroma si spigiona, non serve altro. Con la sua tagliolina (mai grattugiare) si mettono qualche pelliccina di tartufo sopra le uova fumanti.
Nel caso del riso serve mettere il tartufo in una carta dipo scottex in quanto il riso si "mangia" il tartufo e dopo poco tempo lo trovi dimezzato.
La morte sua sono le tagliatelle fatte in casa condite col burro e scagliette di tartufo. Una spolverata di parmiggiano reggiano e buon appetito a tutti gli adoratori del nobile tubero dall'origine misteriosa.
Infatti il tartufo č un fungo che vive attaccato alle radici dei noci e castagni ed altri albero del bosco.
PS: Gibbi confesso che mi mancano i tuoi scritti dal sapore del passato nelle botteghe dell'antiquario e rigattiere (e farmacista). Mi piace tantissimo come scrivi e quello che metti nel tuo scivere.