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Vecchio 23-08-2008, 19.46.56   #7
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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Io considererei i vettori e le traiettorie per cercare di capire queste distinzioni.
Contrario vuol dire andare contro, verso qualcosa o qualcuno.

Se prendiamo una strada diciamo che l'automobile che ci viene contro va in senso contrario e poi appena ci in-contra in un punto in cui siamo ad uguale altezza inizia ad andare in verso opposto.
Questo mi fa supporre che il verso contrario e opposto in un punto del piano si incontrano e in quel punto "0" il contrario (la macchina che ci viene incontro) diventa opposto (la macchina che vediamo dallo specchietto allontanarsi), cambiano polo o segno.

Cioè contrario (prima):
A---> 0 <---B
mentre opposto (dopo):
<---B 0 A--->

Questo schemetto evidenzia anche come c'entrino gli assi spazi tempo e quindi la nostra dimensione duale dalla quale non si prescinde.
Io credo che opposto e contrario siano complementari perchè l'uno esiste in conseguenza del verso dell'altro che insieme determinano se stessi.

Cambia il punto di osservazione secondo me e il punto di vista è il punto "0" dal quale si determina il vettore e anche il polo.
L'opposto e il contrario cambiano polo ma non verso e lavorano sullo stesso piano tridimensionale. Esitono se esiste l'altro.
Se consideriamo solo il nostro piano di osservazione è come se il contrario per manifestare se stesso sul piano deve far ruotare questo piano ed invertire la posizione, ruotando il piano compie un giro completo in tutte le possibilità da 0 a 100 così che in se comprende e manifesta anche il complementare. Come dire che il complementare si manifesta solo attraverso l'opposto e il contrario.

Mi è difficile da spiegare quel che mi passa, ci sto provando.
Se prendiamo i colori su di un asse, il bianco e il nero sono estremi come punti e sono quindi sia opposti che contrari e si trovano alle estremità dei punti dell'asse, coincidono come opposti e contrari perchè essendo alle estremità si toccano diventando anche complementari in quel punto di unione che il punto 0. Se vogliamo che il punto estremo dell'asse (o bianco o nero indifferentemente) manifesti il suo contrario e anche opposto essendo valori estremi, l'asse necessariamente dovrà ruotare su stesso a 180° formando un semicerchio e così ancora per mostrare ancora il suo contrario e opposto, questa rotazione fa si che i colori incontrino anche continuamente il loro complementare. Ma non solo essendo estremi contrari ed opposti ed essendo le due estremità dell'asse, come un universo il iano si piega e i punti si incontrano formando in cerchio che ruotando crea una sfera che crea manifesta tutto in se. Il contrario e l'opposto in quel putno di unione formano il complementare.

Purtroppo non riesco a trovare esempi di contrari. Ad esempio se dico il contrario di lampada come oggetto non posso affermare che esso sia qualunque cosa che non sia una lampada. Non sarebbe corretto perchè il contrario di una penna non è un tavolo o tutto ciò che non è una penna. Per cui credo che molte manifestazioni di contrari e opposti siano su piano impercettibile che regge equilibri sottili, oppure dobbiamo affermare che non tutto ha un suo contrario e un suo opposto e tale distinzione esiste solo per le forze e per i vettori non per tutto. Oppure ancora dobbiamo dire che il contrario di un bicchiere sono due bicchieri e/o nessun bicchiere m ail suo opposto e il suo complementare? Questo però ancora non è corretto perchè un bicchiere non è uguale a un altro bichiere per poterne definire la contrarietà per cui credo che anche la sostanza di un elemento che consideriamo sia da tenerne conto altrimenti entra in gioco anche la questione del diverso.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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