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Vecchio 25-09-2008, 16.12.04   #4
Uno
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio

Come dire, se sono triste e sento la tristezza è un qualcosa che ho dentro e che faccio uscire, o meno. Questo di oggi invece è stato come una nuvola di pioggia che si è scaricata prima su di me e che io ho raccolto e girato a mia madre perchè non avevo altro modo per liberarmene. Possibile?

Mi stò chiedendo se , innanzitutto, quell'ancorarsi al presente possa anche essere quel "restare radicati" di cui ho letto spesso in altri 3D, se l'ho applicato nel modo corretto e se fossi riuscita a radicarmi PRIMA di sfogarmi con mia madre sarei riuscita ad evitare di passarle la nuvola di negatività?

Radicandoti, o chiudendoti alla nuvola o... in un'altro modo che ti è lontano anni luce ora.

La prima è la migliore finchè non sarai pronta per il 3° modo che non scrivo, ma non è mica semplice, il più semplice è ancora la prima, che purtroppo ha degli effetti collaterali
Se ti chiudi, ti chiudi a tutto, almeno in quel momento, il rischio è crearsi un'armatura che all'inizio è come un giubbotto antiproiettile da mettere e togliere, con il tempo diventa talmente stretta, pesante e difficile da sfilare che non la togli più... anche perchè da un senso di falsa sicurezza.

Tu per natura non sei portata a mettere l'armatura, è un bene, ma anche un male, sei esposta più di tanti altri.
Prova ad imparare a radicarti, ma finchè non sei capace non escludere di pararti il cu... (cuore che avevi capito? , ma pure l'altro) nei casi di emergenza, l'importante è mantenere il controllo di questa cosa finchè non impari a radicarti e poi ancora meglio.
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