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Vecchio 10-01-2012, 20.11.11   #1
Uno
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Predefinito Ancora sulle liberalizzazioni e altri provvedimenti del governo Monti

Non lo metto in gogna ma sono contrario alla liberalizzazione selvaggia.
Primo non porteranno più lavoro ma aumenteranno le guerre, soprattutto in alcune categorie, tra i poveri. Secondo in alcuni settori diminuiranno il livello della qualità.

Ci sono dei settori in cui aumentare il numero degli addetti sarebbe auspicabile, per esempio i Notai, ma non sarebbe un bene eliminare ogni tipo di verifica o il minimo di garanzia che l'albo da ai cittadini.
Già così a volte capita che qualche casotto lo combinano, figuriamoci se chiunque con un titolo di studio preso chissà come si può aprire lo studio notarile. Sarò cattivo e non corretto politicamente (detto all'italiana), ma immagino già lo studio cinese che con un laureato organizza un mega studio a timbri e moduli in catena di montaggio, dove il 99% degli impiegati non sa quello che fa e non sa neanche leggere l'italiano. Poi compro una casa, dopo venti anni mi accorgo che c'è qualcosa che non va e lo studio non esiste più o chissà che.

Altra bella mossa sarebbe l'idea di permettere i distributori di benzina multimarca. Da premettere che se su 1 euro e 7 o e 8 ci saranno 1 e 5 (o di più?) di tasse dubito che si possa far scendere il prezzo facendo litigare i benzinai tra loro. Però, se vado da "Gino" dietro casa, chi se ne importa di quale marca di benzina ha sull'insegna, ci vado da 20 anni e anche se decide lui come e dove rifornirsi lo conosco e mi fido, ma se parto (o sono anche solo a 30km da casa) mica posso portarmi dietro le taniche come nel deserto oppure rischiare di capitare in un distributore che prende chissà che benzina chissà dove, me la fa pagare per normale e poi mi lascia per strada.

Possiamo continuare con i giornalai, che oltre a non vendere più come una volta (tra internet, tv e distribuzione nei supermercati) hanno delle percentuali veramente ridicole e turni non indifferenti. Dei tassisti ho già scritto tempo fa.... e possiamo continuare a lungo.
Forse solo quella delle farmacie la vedo giusta, non apertura di nuove farmacie selvaggia, ma qualche farmacia (con farmacista competente e non in mezzo ai legumi o ai detersivi) in più non sarebbe male.

Ma perchè invece non cominciamo a liberalizzare la carriera politica?

Non sono contro la libertà, si dovrebbero snellire le procedure ed alzare certi numeri chiusi ma non facendoli diventare infiniti e senza nessun controllo. Se uno ha i requisiti (e intendo necessario anche il ripristino di apprendistato o tirocinio fatto bene) deve poter entrare facilmente in qualsiasi settore dove vi sia richiesta, ma questo dovrebbe valere anche nei posti come dipendenti, dove i concorsi fanno entrare sempre e solo i soliti noti.
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