Visualizza messaggio singolo
Vecchio 05-11-2007, 23.49.32   #1
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito Il giudizio degli altri

Se non ci viene comunicato ci è del tutto ignoto. Eppure facciamo come se lo sapessimo. La realtà è che lo decidiamo noi, in base al nostro, ovvero a come giudicheremmo noi la questione.

In primis la cosa parte dal giudizio che abbiamo di noi stessi. Ci preoccupiamo che gli altri ne abbiano uno più possibile simile e agiamo di conseguenza.

Questo meccanismo, io credo comune a tutti o praticamente tutti, determina le nostre azioni in un modo molto più profondo e molto più diffuso di quel che si è portati a pensare prima di osservare se stessi con attenzione da questo punto di vista.
Cioè la motivazione principale che muove a far qualcosa e soprattutto al modo di questo fare è spesso l'opinione che ci aspettiamo ne derivi negli altri.

L'esempio classico è il buonismo. Siccome voglio apparire buono (non esserlo, ma che gli altri pensino che lo sono) allora o faccio cose che ritengo buone (salvo poi accertarmi che tutti pensino che sono buone) o faccio cose che non ritengo buone ma in modalità che io penso mi faranno apparire buono o ancora faccio cose che non ritengo buone ma aggiungo mille spiegazioni che hanno il solo scopo di farmi apparire buono nonostante tutto.

Quindi dal mio punto di vista il giudizio degli altri che ci fa tanto preoccupare non esiste. Esiste il nostro che applichiamo agli altri in maniera del tutto arbitraria.
Del vero giudizio altrui, quando per qualche rarissima casualità ne veniamo a conoscenza, o ce ne frega nulla o iniziamo al nostro interno a giustificare noi stessi massacrando chi ha emesso il giudizio. Se invece il giudizio è favolrevole allora chi lo ha emesso viene di botto proiettato in alto nella nostra considerazione... anche se mai alla nostra altezza, dato che comunque quel giudizio avrebbe potuto anche essere migliore...
Ray non è connesso