Discussione: Fuga dal "mio" lavoro
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Vecchio 05-05-2008, 18.12.19   #12
RedWitch
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
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Mi trovo con colleghe che sono attaccate al lavoro tantissimo, il loro dichiarato scopo è la realizzazione sul lavoro, tanto da sacrificare il buon senso a volte, tanto da non riuscire a restare a casa neppure con la febbre. Questo mi ha messo di fronte al mio scopo, e mi ha fatto rivalutare quello che dicevamo con Red più su. non è tutta tutta colpa dell'educazione ricevuta il non inquadrare sin dall'inizo ciò che faremo da grandi, ma è anche uno scopo che non riusciamo ad identificare e che dobbiamo trovare dall'esperienza.. probabilmente il nostro scopo è un altro e ci troviamo a confronto con una realtà così estranea da farci sentire inadeguate fin tanto che non la comprendiamo, se prima era diversa ora diventa qualcosa che non è il nostro scopo ma che lo comprende..
Sono d'accordo con te Sole.. la questione dello scopo e' interessante. Ultimamente sto cercando di guardare le persone che mi sono vicine e il loro approccio con il lavoro. Molte sono come me.. vanno a lavorare perche' questo lavoro hanno, ma si potrebbe dire che un lavoro varrebbe l'altro (combinazione ho un paio di amiche che ultimamente hanno cambiato lavoro, una e' presissima dal suo lavoro, contenta di quello che fa, adesso sembra veramente realizzata, mentre l'altra sembra che pascoli al lavoro, so per certo che lavora sodo, ma che potrebbe benissimo cambiare ancora tra due giorni e non cambierebbe nulla..)

Non so Sole non ne esco da sta cosa. Vedo persone che si identificano completamente nel lavoro, che diventano il lavoro che fanno, che inseguono un sogno e lottano per realizzarlo, io non ho mai avuto velleita' di carriera, lavorativamente parlando non ho idea di chi sono (vabbeh mica solo lavorativamente..) , di cosa vorrei essere, e anche il piccolo desiderio che ho non comporta grandi aspirazioni di carriera. Eppure mi sembra che mi manchi qualcosa, forse semplicemente e' il bisogno di appoggiarmi ad un lavoro che mi facesse dire " sono questo o quello" invece che "ne' carne ne' pesce", non lo so sinceramente, sto cercando ma ancora non trovo..


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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Infatti, però è anche vero che dobbiamo vivere fino in fondo l'esperienza perchè dobbiamo prendermi (prendere... prendermi è un lapsus ma lo lascio perchè è simpatico) il massimo e finchè non si apre un'altra strada evidentemente non abbiamo finito. Credo che l'unica maniera di cambiare davvero è prendere coscientemente tutto quello che vedo da prendere e altrettatano dare il mio impegno indietro così da chiudere. Ma appunto mi sento satura e non capisco se sia perchè non ho digerito oppure perchè è tutto fermo..
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Gia' il problema e' capire se la vita non ci mette davanti condizioni per cui si e' costretti a cambiare pagina, quando effettivamente e' il momento di cambiare... o se si resta imbrigliati sempre nello stesso lavoro, allora un motivo ci sara'...


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