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Vecchio 09-10-2008, 20.05.38   #56
griselda
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Se ribalto la questione mi sorge una domanda.

Siccome ho l'impressione che spesso accada che si accelera e si cerca di cambiare schema mentale (in parte anche lo si cambia) e si è convinti di aver cambiato marcia ma in realtà si sta solo mandando fuori giri la prima, mi chiedevo se il momento di "folle" è sempre percepito. Se si siamo a cavallo... quando non c'è staimo tirando la prima fuori giri (e occhio...), se invece può anche non esser percepito mi piacerebbe sapere come fare a stabilire il cambio di marcia/tapis... ma temo che si possa solo dopo un certo tempo. Cosa pericolosa se non si è realmente cambiato marcia/tappetino...
A me pare che si cambi marcia tappetino tapirulà quando tutti noi stessi siamo saliti sull'altro altrimenti ci strappiamo dentro, e poi di conseguenza anche fuori e il motore sale di giri inutilmente lo si sforza inutilmente.
I cambiamenti non me ne sono mai accorta e nemmeno li vedo, me lo dicono gil altri non so sarà il sonno ma non ho idea.
Poi credo ci siano una marea di tapirulà e più veloci e più lenti meno difficoltosi da cui salire e scendere a volte lo si fa con tanta facilità che manco ce ne si accorge, ma avviene sempre quacosa di cui si prende coscienza pienamente, almeno secondo me è questo che fa cambiare la marcia, a me pare che passando per la folle è come un distacco dal passato la prima ed è normale inserire la marcia sucessiva se non si rimarrebbe fermi, certo se ingrani la terza si imballa il motore quindi credo che tutto debba essere proporzionato e fatto con coscienza. Cosa facile a farsi con la 500 un po' meno con il resto, anche se forse come si impara ad andare in macchina così si può imparare a cambiare le marce di qualunque tipo siano.
Per me la folle si percepisce solo se ci si osserva altrimenti non la si individua che con uno stato di sofferenza poi dipende dal grado di discesa, se fatta di fretta, ponderata, oppure mentre non ce l'aspettavamo.
A me pare anche di intravedere il cercare di stare in piedi su entrambi i tapirulà il cuore su uno e la mente sull'altro, quando ancora non si è pronti ne per uno ne per l'altro come una sorta stapparsi interiore che è comprensibile immaginando la scena e questo mi da l'idea di non aver sgasato abbastanza o nel modo giusto.
Un po' come quando facciamo una cosa di cui non siamo convinti pienamente ed essa per questo motivo ci andrà male, come quando fai un salto e avendo paura di cadere di non farcela cadi e ti fai male, come se una parte di me non fosse sicura del risultato.
Ho sconfusionato eh?
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