Ricordo che si parlava di amare. Di essenza forma e sostanza abbiamo disquisito in Tradizioni/mutus liber (alchimia) parlando anche di spagiria, di essenze varie e quinte.
Brevemente: sono tre piani diversi. L'essenza genera la forma che racchiude la sostanza. Quindi se la sostanza è manifesta l'essenza su quel piano non lo è. La forma fa da tramite. La cosa è discutibile/espandibile ma forse è meglio riprenderla li dove ci snon altre cose utili, giusto per non sparpagliare sostanza fuori dalla forma
Quindi la botanica ha ragine, nel senso che applica per analogia la gerarchia in un campo più ristretto (tutto su questo piano). L'applicazione è corretta, l'uso dei termini che ne risulta invece è improprio. Non lo sarebbe se si tenesse conto dei Principi, ma ormai i botanici se li sono dimenticati.
Per gli ultimi due post concordo. Sia con la domanda retorica di Kael che con il punto di vista di Sole, ma la mia proposta è continuiamo appunto di la e qui parliamo di "amare".