Discussione: Mamma chioccia
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Vecchio 16-05-2008, 22.21.17   #37
RedWitch
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
... il bisogno di controllo sugli altri non è mai soddisfatto, anche se riusciamo a delimitare il loro campo di azione, il controllo non si estenderà mai a pensieri e sentimenti e impulsi, come ci piacerebbe (dato che non lo abbiamo su di noi).
Vedere scritto nero su bianco che quel che in realtà si vorrebbe controllare sono i pensieri, gli impulsi, ma soprattutto i sentimenti degli altri, mi fa impressione.. ma ci ho pensato un po', è proprio così...

Anche quando si ha paura di perdere l'amore di qualcuno, e si fa di tutto per accontentarlo, in realtà è una sorta di scambio (che si crea del tutto nella mente, io ti accontento in tutto, mi "prostro", in modo che tu poi mi debba qualcosa, in modo che tu non possa non amarmi, o andartene..), si pensa che l'altro debba pensare o sentire le cose che vorremmo... Ne abbiamo parlato tante volte, ma riesco a vedere chiaramente sta cosa solo adesso.. quel controllare l'esterno , non significa il raggio di azione dell'altro, non significa qualcosa di esterno (si esterno a me ma interno agli altri ) significa proprio sentimenti, pensieri.. qualcosa su cui in realtà (e per fortuna) non si ha nessun potere.

Significa che si puo' passare un sacco di tempo a cercare di controllare qualcosa che non è umanamente controllabile, più spreco di energie di così...

Sto andando molto fuori tema (scusate ), ma a questo punto mi domando se è il bisogno di controllo che genera l'ansia o se è l'ansia che genera questo bisogno di controllo..

Se guardo indietro, a me è capitato diverse volte nella vita, che persone che mi erano molto vicine (amicizie strette), di punto in bianco si allontanassero. E ho sempre creduto che fosse colpa mia in qualche modo, ma non ho mai fatto niente per ricucire questi rapporti. Se vanno.. vanno. Credo pero' che questo abbia fatto sì che quando una persona mi si avvicini, scatti in me l'immediata paura della perdita.. ecco quindi che se non sto attenta scatta in me "l'amica di tutti", la disponibilona, quella che corre per tutti tranne che per sè stessa etcetc..
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