Discussione: La morte improvvisa
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Vecchio 28-03-2011, 16.46.12   #2
nikelise
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Originalmente inviato da diamantea Visualizza messaggio
Prendo spunto da quello che è successo venerdì in comunità per parlare del grande mistero della morte.
Non voglio puntare l'attenzione sullo shock provato che ancora mi sento come attraversata da un tir, ma piuttosto la vacuità della vita, soprattutto come il tutto accade sempre nel momento.
L'essere pronti nel momento, in un qualsiasi momento che il tutto deve accadere, sia esso la gioia sia la morte.
Di certo la mia ospite non era consapevole che si apprestava a vivere le sue ultime ore ma qualcosa dentro di lei sapeva che era l'ultimo giorno, un giorno come tanti altri, cadenzato dalle stesse azioni quotidiane, semplici e ripetitive. Eppure la sua giornata è iniziata all'insegna di un'insolita gioia e serenità, sembrava ben disposta verso una giornata di festa, di felicità. Bagno e shampoo e i suoi abiti preferiti. Era insolitamente tranquilla e felice. Ma poi anche il fratello maggiore improvvisamente ha pensato che voleva venire a trovarla. Di solito venivano il sabato ogni 15 giorni, dovevano venire l'indomani, ma poi fu attraversato da una strana urgenza di vederla quel giorno. Loro abitano a più di un'ora di strada. Lei felicissima di vederli, mostrava a tutti le arance e i succhi di frutta che le avevano portato.
Ma poi anche il secondo fratello con il quale si vedevano meno, ora era da Natale che non venivano in visita, improvvisamente dice alla moglie di andare con il figlio a farle visita, poteva passare tempo per impegni di lavoro prima di poter andare. Così nel pomeriggio arrivano anche loro. La sua felicità è arrivata alle stelle, chiede di tutti i parenti e manda saluti per tutti.
Poi si siede a cena ma non arriva a mettere nulla in bocca. Anche qui il solito gesto quotidiano, il succo di frutta nel bicchiere, la forchetta in mano ma è l'ultimo gesto, muore nell'arco di un minuto senza dire nulla.

Sono cose che sconvolgono. Tutto accade nel momento, il futuro programmato del "ci vediamo domani" o "appena finisci di mangiare" non esiste più. Il futuro accade sempre nel presente anche fra cento anni. Il momento presente è l'unico che conosciamo e dobbiamo essere pronti a coglierlo
Un momento ci sei, poi nel successivo non ci sei più, ma ci sono altri momenti di continuità perenne e non si può tornare indietro. Quello che non si è fatto non può essere più compiuto.

Lei è come se fosse stata pronta, avesse chiamato i parenti, salutato tutti, anche se inconsapevolmente però di fatto è accaduto così. Non aveva bisogno di prepararsi al distacco dalla vita, ha continuato la vita normale fino all'ultimo istante, fino all'ultimo gesto come fosse uno dei tanti a seguire, senza interruzione.
Lo sgomento è di chi resta, perchè noi non eravamo pronti all'evento, non ci diamo pace del come e del perchè. Non vi è spiegazione medica oltre al fatto che il cuore improvvisamente si ferma senza una ragione.
Finalmente dopo 4 anni era veramente integrata, tranquilla, felice, serena, padrona di casa, teneva la mano dando conforto all'ultima arrivata che piangeva sempre i primi giorni, si ricordava di se stessa i primi tempi.
Mi teneva la Mimma in braccio per farla dormire piccolina quando la portavo in comunità, è stata una vera terapia per lei.

E' come se avesse compiuto il suo percorso, ha raggiunto il massimo benessere nella vita, ed è andata nel momento, senza avvisare, senza una ragione umana a cui appellarsi.
Il Signore l'ha amata per darle questa Grazia. Un anno e mezzo fa le avevano diagnosticato un tumore al pancreas e la davano spacciata entro tre mesi, ma poi con ulteriori controlli non risultava certo, vi erano dubbi in merito ma qualcosa certo aveva, ma ha vissuto bene in salute tutto questo tempo. Ormai mi ero convinta di un errore diagnostico, sarebbe invecchiata da me, mi ero rilassata al pensiero di doverla assistere nel decorso di quella orrenda malattia. Tre giorni prima incontro il suo oncologo mi chiede se poi era morta, gli dico che va tutto a meraviglia, è in perfetta salute, tutti i controlli sono negativi, lui alza gli occhi in cielo e sorride al miracolo.
Ma il miracolo forse è stato non vederla soffrire ma la casa sembra vuota senza di lei.
Io ho provato qualcosa di simile quasi un anno fa e l'ho descritto nel 3d '' la morte e' inevitabile '' dal post 109 in poi . Ma tutto il post e' molto interessante .
Li' ho parlato di una cosa molto bella che ho letto a proposito della morte : di come la intendono i tibetani che hanno scritto il libro tibetano dei morti .
Dicono che la morte e' il momento piu' alto della vita , quello in cui si raggiunge l'apice di ogni esperienza e conoscenza e dopo avviene una specie di iniziazione inversa fino alla caduta in un'altra vita .
Forse e' utile per te che sei cosi' vicina a questi eventi definitivi leggerlo per aiutarti a vedere le cose in altro modo se non altro per alleviare il peso di quello che vivi e vivrai .
Sarebbe una grandissima cosa avere una coscienza diversa della morte da quella comune , cosa che io non posso avere perche' fino ad ora grazie a Dio ne sono stato in definitiva abbastanza lontano .
E credo sia molto meglio avere questa coscienza della morte piu elevata che non abituarsi alla morte come deve necessariamente accadere per certi altri lavori che ne sono a contatto .
Ma credo che anche quella , l'abitudine , sia una difesa dal mistero della morte .
Meglio e bello pero' affrontarla la morte nel suo significato , per quanto possibile , anche per non soffrire come fai tu di continuo o spesso piuttosto che rimuoverla .
Brava comunque a fare quello che fai io non credo ne sarei capace ,anzi ne sono sicuro .

Ultima modifica di nikelise : 28-03-2011 alle ore 16.50.33.
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