Discussione: disordini alimentari
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Vecchio 25-03-2011, 16.54.49   #51
Edera
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Ho pensato di suddividere il mito in parti così per ognuna si possono estrapolare dei significati. Dite che può andare?

Kore, figlia di Demetra e di Zeus, era la vergine dea che simboleggiava il grano verde.
Ade (Plutone), dio degli Inferi, si innamorò di Kore e chiese a Zeus il permesso di sposarla. Questi, per paura che Demetra non avrebbe mai perdonato che la figlia fosse confinata nel Tartaro, non rispose né sì né no, ma Ade si sentì autorizzato a rapire la fanciulla.
Così, mentre Kore coglieva fiori nei prati insieme con le sue amiche (rose, viole, giacinti e narcisi)fu rapita da Ade e condotta con lui nel Tartaro, il regno sotterraneo dei morti.


Kore è la fanciulla di Demetra, divinità del terreno coltivato, dea materna della Terra, tenuta da quest'ultima lontana da aspetti quali la contaminazione e la morte, trattenuta in un mondo di luce e bellezza.

Si trova dunque in una situazione di beatitudine in cui tutti gli elementi sembrano appagati e il clima leggiadro infatti sta raccogliendo fiori con le amiche.
Questa serena atmosfera è rotta dal rapimento che avviene come un fulmine a ciel sereno proprio come nei racconti delle madri viene descritto l'ammalarsi delle figlie, avvenuto in un momento in cui tutto sembrava andare apparentemente bene.
Anche tra i fiori si può dunque trovare l'inganno ( e questa cosa era stata detta nel forum tempo fa cioè che spesso i mali, gli orchi vengono cercati fuori dagli ambienti di famiglia e più difficilmente al loro interno).

L'insidia dei fiori era stata posta da Gea, la Terra, una delle divinità dei primordi che complice di Ade, il dio degli Inferi aveva fatto sbocciare il narciso. La prospettiva di Gea è più profonda quindi di quella di Demetra, divinità legata alla fertilità e al cibo. Gea era venerata spesso anche come Gea-Ctonia aspetto riferito al profondo, al mondo sotteraneo, quindi non possedeva solo veste benefica, di terra coltivata, era una divinità ambivalente più completa di Demetra perchè aggiunge alla parte delle superfici visibili anche quelle profonde, non è solo colei che nutre e dona vita ma anche colei che la riceve dopo la morte. La partecipazione di Gea al rapimento è quindi molto rilevante poichè questi componenti un po' sinistre di profondità sono le componenti di cui sono state private le ragazze che soffrono di disturbi alimentari. Gea offre ciò che sottende al prato fiorito.
Il fatto che sia lei a predisporre l'insidia per Kore presuppone che sia consapevole delle parti che mancano a Kore e che possono essere attivate dall'incontro con Ade affinchè il femminile sia completo.

Kore coglieva fiori ma si era allontanata attratta dal profumo dei narcisi, sono questi ad allontanarla e far sì che il mondo si spalanchi sotto i suoi piedi.
Non è consapevole dell'entità di quella voragine che si è aperta sotto i suoi piedi, vuole tornare indietro ma inesorabilmente la sua tensione verso ideali di bellezza assoluti, manifestata nel raccogliere il narciso a due mani ( Narciso si smarrisce e muore sedotto dalla propria immagine, inseguendola perde se stesso) la fa precipitare in una dimensione sconosciuta.

Kore sprofonda, penetra, in un luogo basso e profondo come l'anoressica/bulimica precipita dove aver subito la fascinazione mortifera intrattenuta con la propria immagine, un corpo muto che sembra escludere l'esistenza stessa dell'inconscio ed evitare la dimensione del conflitto. Analogamente a Kore sperimenta un abisso spaventoso abbandonando l'aspettativa della vita e della luce. Il profondo in cui cade è quello dell'inconscio, il cui potere viene percepito come violento, maschile ma anche capace di moto creativo in grado di fecondare e mutare la personalità.
La raccolta del narciso scatena l'irruzione di tutto ciò che non era mai stato sperimentato, apre ad altri scenari. Kore immersa in una bolla di sogno sta forse inseguendo un flusso di fantasticherie non è ancorata a una solida identità, l'anoressica/bulimica ama e insegue un' immagine verso cui tende e che vorrebbe possedere perdendo di vista gli oggetti del mondo esterno e gli altri perchè tutto ciò che esterno potrebbe mettere in pericolo quel fragile senso di potere dato dall'immagine assunta e mantenuta mediante un'ostinazione difensiva.
Il loro non poggiare solidamente le fa sprofondare ma anche il loro non riuscire ad accedere al simbolico perchè gravitano nell'orbita simbiotica della madre, il processo di simbolizzazione è stato assorbito da quest'ultima.

Appena ho un po' di tempo inserisco il ruolo di Zeus che sembrerebbe complice di Ade nel rapimento e quindi la figura del padre

Ultima modifica di Edera : 25-03-2011 alle ore 17.07.14.
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