Discussione: Co.co.co-pro
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Vecchio 24-08-2009, 13.37.48   #26
Sole
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Per chi venisse licenziato prima del termine del contratto e volesse tentare di chiedere un sussidio scoprirà che esiste il così detto: una tantum per co.co.pro. Una novità del 2009.
Questo una tantum indenizza il 20% dell'importo percepito nell'anno precedente certificato da CUD. Non sembra poco ma lo è visto e considerato che il co.co.pro è un contratto di dipendenza a tutti gli effetti negli obblighi, ma come continua a venir fuori non nei diritti.
Ma c'è un immancabile "però", già. Spetta solo a chi ha lavorato minimo 3 mesi e massimo 10 nell'anno precedente e con un solo committente, o meglio detto datore di lavoro... visto che nella comunicazione all'INPS viene così definito (strano no?).
Ora le domande nascono spontanee viste le assurdità che ho dovuto far notare agli sportelli e a cui i dipendenti imbarazzati non sapevano rispondere se non con assenso.

- per quale misteriosa ragione uno che ha contribuito in maniera maggiore per se stesso non ha diritto e chi ha contribuito in maniera minore per tre mesi (minimo eh?) invece si?

- Perchè chi ha avuto tre committenti di ognuno tre mesi che fanno nove, in mesi diversi e non concomitanti non ha diritto? Non è il fattore contributivo che dovrebbe avere importanza?
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- Perchè per presentare la domanda bisogna andare ad iscrivers al collocamento se non si tratta di un contratto di dipendenza e quindi non si è realmente stati licenziati ma è decaduto il contratto per ragioni varie?

- Chi davvero avrà mai diritto a questa una tantum considerando che per averlo devi avere redditi del 2008 e che è una legge del 2009 relativi a licenziamenti del 2009 e che la domanda la potevi fare entro il 31 luglio se eri licenziato entro il maggio e poi entro 30 giorni e la circolare è uscita a luglio?

- Quanti hanno davvero cambiato committente tra il 2008 e il 2009 e come sarebbe mai venuto a consocenza di questa circolare se è uscita a luglio?

- Ma siamo sicuri che c'era la volontà di dare sto una tantum


Concludo con le mie considerazioni: o chi fa le leggi ha le idee enormemente confuse in materia di lavoro e di difinizione dello stesso, cioè non sa bene come, cosa, quando ma soprattutto perchè.
Oppure paghiamo dei parlamentari che si divertono a perdere tempo e fare leggi che non reggono su stesse.
Oppure pensano che la gente si accontenta di dire: oh! acciderbola non rientro nella casistica ma almeno c'era la possibilità.
Ma chi rientra nella casistica???

Io credo che stiano facendo di tutto per spingere il mercato verso una direzione che hanno già delineato così che p.. oi, come prospettava Uno, i soldi andati ai vari enti siano dimenticati li a libero utilizzo di qualcuno.

Bon, facciamo furbi che è meglio.
Se vi propongono un contratto co.co.pro. Imponete che la durata sia inferiore o uguale a 10 mesi. Che poi a pensarci bene questa cosa stimola il lavoro nero. perchè se mi propongono due committenti va da se che gli dico no perchè poi non ho diritto alla sovvenzione... mah!
Se vi propongono un periodo di prova e per farlo vi dicono facciamo un co.co.pro rispondete che per voi va benissimo un detrminato e che per loro non ci sono grosse differenze i contributi sono più o meno equiparati solo che il dipendete paga in percentuale invece che un terzo.
Se serve spiego meglio.

C'è da far da soli.. da inventarsi.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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