La parola "leggenda" è più interessante di quel che può sembrare di primo acchito.
Per chi sa il latino la cosa è immediata, ma per chi non lo sa è invece uno di quei casi, in realtà rari, dove occorre una spiegazione.
In latino esiste una forma verbale che in italiano si è persa e che si chiama perifrastica. Può assumere forma passiva o attiva. Il verbo in perifrastica passiva assume generalmente un suffisso in -uro nel attivo in -anda, -enda a seconda delle coniugazioni... cmq in -nda.
Tradurre in italiano è possibile solo con una costruzione... per cui i morit-uri che salutano Cesare sono letteralmente "coloro che stanno per morire" (per pass) mentre l'agenda è letteralmente "le cose che devono essere fatte" (per. att. da ago, agere = fare).
La leggenda è quindi quella cosa che DEVE essere letta. Il fatto che la modernità abbia affibbiato a questo termine una valenza di poco conto (è solo una leggenda...) significa ben poco. In realtà venivano indicate con questo termine le storie più degno di nota, quelle irrinunciabili, che meritavano di essere prese in considerazione.
PS: ebbene si... le mutande sono "le cose che devono essere cambiate" (muto, mutare)...
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