Distruzione della civiltà niente più come lo immaginiamo oggi. Niente corrente, niente libri, niente carta, niente case: insomma niente. Uomini che ritornano all’età della pietra. Alcuni con conoscenze e sapere.
Quale il modo migliore per tramandare qualcosa che non si può scrivere perché non esiste più la carta e per mille motivi non si può perdere del tempo per insegnare a scrivere e a leggere. La sopravvivenza che toglie tutte le energie e consuma il tempo a disposizione.
La sera davanti ad un fuoco si parla a menti che immagazzinano come spugne: i bambini.
Ma per avere l’attenzione dei bambini li devi interessare: allora va bene una bella favola, se siamo in tempo di pace. Ma se sei convinto che hai qualcosa di importante da trasmettere a qualcuno nel futuro mitighi le informazioni creando una leggenda. Qualcosa che entrando nella mente dei bambini entrerà anche nel loro futuro. Qualcosa che li colpisce nel sentimenti e che viene memorizzato per sempre. Se volessi insegnare ad un bambino come funziona il sistema immunitario, o cosa sono le molecole si annoierebbe a morte, ma se io cambiassi i nomi e creassi dei personaggi allora avrei tutta la sua attenzione anche parlando di anatomia.
Insomma quello che voglio dire è che nelle leggende c’è qualcosa di nascosto tra parole semplici, ma che per chi ha una vasta conoscenza possono svelare dei particolari sconosciuti in un campo che nulla a che vedere con il tempo del racconto.
Mi sa che mi sono capita solo io eh?
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