Discussione: Etica e Morale
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 06-08-2007, 23.25.08   #41
onurB
Gli/le piace l'aria
 
L'avatar di onurB
 
Data registrazione: 25-07-2007
Messaggi: 32
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Non so chi ha capito e chi no, tuttavia non credo che si possa dedurre il mio autocompiacimento dal numero di coloro che non capisco quanto dico. Inoltre mi rifiuto di partire dal presupposto che sei cretino. Per quanto riguarda spiegare meglio posso provare.

Innanzitutto ribadisco che quella che ho scritto era una specie di proposta, che avevo più o meno buttato la per discuterne e vedere se dalla discussione emergeva il modo per migliorarla. Quindi mi scuserai se è un po' raffazzonata e se non ho ancora trovato modi migliori di esporre un inizio di idea su come, forse, si può affrontare un problema che reputo difficile.

Partivo dal presupposto, sul quale si può tuttavia discutere, che ognuno ha una propria scala interna di valori, ovvero ha concettualizzato in se determinate cose, derivanti da sue percezioni e le ha più o meno nominate. Inoltre presupponevo che due di questi valori siano "io" e "non io" o altro o tu. Su questa questione si può eccepire... eventualmente ne discutiamo specificatamente.

Usando il termine "scala di valori" intendevo anche che queste concettualizzazioni, più o meno confuse, sono in ognuno rapportate tra loro secondo parametri qualitativi e che in ciascuno questi rapporti possono essere diversi.
Ovvero sostengo che ognuno mette diciamo in fila queste varie cose dandogli un ordine di importanza soggettivo... per me magari "genitori" sta sopra (più importante) di "benessere materiale" e per qualcunaltro invece è viceversa.

Sostengo anche che in cima alla scala di valori di tutti c'è "io", ovvero che quel qualcosa che, seppure confusamente, ognuno identifica come "io" è la cosa che reputa la più importante.

Ne segue che il valore "tu" (possiamo chiamarlo così, anche se preferisco "altro") sta in questa scala o sotto o allo stesso livello di "io" e credo che in quasi tutti stia sotto. Questo stare sotto può variare da individuo a individuo in grandezza, ovvero per tizio la distanza tra i due valori può essere maggiore che per caio. Più la distanza è maggiore più tizio sarà disponibile a prevaricare l'altro per perseguire i suoi interessi, ovvero reputerà accettabile far subire all'altro cose che invece non reputa accettabili per se stesso.

Per adesso mi fermo e faccio un esempio. Ne Tizio ne Caio gradiscono essere imbrogliati quando fanno un affare. Tuttavia Tizio è disponibile a imbrogliare il suo prossimo nel tentativo di guadagnare dei soldi, mentre Caio che anche vuole guadagnare dei soldi non è disponibile ad imbrogliare il suo prossimo ed accetta di guadagnare solamente senza imbrogliare.
In entrambi "io" è più importante che "tu" ed entrambi desiderano e si adoperano per guadagnare dei soldi, tuttavia Caio ritiene "tu" più importante di quanto fa Tizio e di conseguenza si comporta in modo diverso. Per l'esattezza Caio ritiene "tu" abbastanza importante da non imbrogliarlo, mentre Tizio non abbastanza. Tuttavia, magari, entrambi non lo considerano abbastanza importante da non insultarlo se irritati, cosa che se capita a loro non gradiscono.

Si capisce fin qui? Trovi strano quanto dico? Forse espongo in modo complicato... un po' dipende dai miei limiti, un po' dal fatto che, dato che siamo in filosofia è mia opinione sia meglio cercare di essere un minimo rigorosi. Sei di diversa opinione?
Non trovo strano quello che dici, ma continuo a non capire la differenza tra quello che avevo scritto io (e che fa ridere molto Grey Owl, sancendo l'intelligenza delle sue argomentazioni) e ciò che dicevi tu.
Prendiamo il tuo esempio, chi riesce ad imbrogliare più facilmente il prossimo? Quello che ha studiato dei sistemi per farlo, che ha studiato il comportamento della massa, un pò come fa la pubblicità, imbroglia perchè
decanta qualità che un prodotto non ha.
Era tanto sbagliata la mia affermazione che più conosco qualcosa e più posso fare del male se voglio? Vale anche per il bene, ma finchè non sono esattamente al punto zero, la vicinanza corre di pari passo con le due potenzialità che aumentano (bene e male)
__________________
Le cose sono quasi sempre il contrario di quello che si pensa
onurB non è connesso