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Si è in una casa, non ho voglia di cucinare , qualcuno manda delle cose già pronte. Sembrano buone, le metto in un ripiano. Sopraggiunge mia cognata, è molto elegante, siamo già a tavola e dice di fermarsi un pò con noi giusto per festeggiare la serata che, apprendo da lei, è l'ultima dell'anno. Le portate già pronte non hanno più un aspetto convincente, assaggio qualcosa, ma è il solito cibo pronto. Quindi non ho altro che le cose che mangio ogni giorno, da pasto parco con cose semplici, ma inadeguate per gli ospiti.

Noto che lei ha un vestito rosso, leggero come una sottana con del pizzo, e assai scollato fin sotto la schiena, ma un pò coperto da qualcosa; lei teme di avere esagerato. Le dico di scoprirsi, che metta pure in evidenza la bellezza del vestito, il suo bisogno di audacia...

Per lei è normale che io non abbia fatto una cena speciale a fine anno, si accetta che io non onori le feste cristiane, come è normale che lei lo faccia e con grande sfarzo. Mi racconta di tutte le portate che ha preparato per gli ospiti e con le sue mani, di tutto e di più, roba da mangiare per cento persone e per giorni e giorni, e dovere immaginare tanta abbondanza sforza la mia mente.

Mi sdraio su letto per riposarmi, lei mi viene vicino, ed io poggio la mia testa sulla sua spalla. Ho una piccola pena al cuore e per la prima volta è lei a consolarmi, non credevo nemmeno ne fosse capace. .. Ma per intanto in modo inedito io e lei ci incontriamo, semplicemente, lei in festa io ritirata in me stessa, mi bacia sopra il seno sinistro, quasi a scoprirlo. Mi chiedo cosa possono pensare gli altri, ma solo un attimo, è un gesto di totale affetto e accettazione. Le dico che non deve avere paura di mostrare la sua femminilità, lo so che lei ci tiene, che lo faccia come crede anche esagerando. Mi dice che lo farà, che si, è ciò che desidera, dice di sapere già che sarà la più elegante della serata, come sempre.