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Vecchio 24-03-2011, 15.00.45   #42
Sole
Conosce ogni vicolo
 
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provo a fare un esempio pratico che secondo me serve a chiarire la chiamiamola "procedura".

Io dipendo da ciò ceh pensa mio padre di me. Faccio di tutto per dire la cosa giusta e colpirlo. Mi accorgo. Non posso con il solo accorgermi illudermi di essere indipendente devo applicarmi tantissimo affinchè la mia volontà mi sia chiara rispetto a ciò che vorrei lui vedesse e pensasse di me. Quella volontà devo applicare.
Come poso fare se bramo la sua approvazione e desidero fare qualcosa che so disapproverebbe?
Me ne frego e lo faccio lo stesso mettendomi sotto pressione, creandomi uno stress emotivo molto forte senza esagerare, nei limiti delle proprie tolleranze. Soffro come una bestia (perchè sono nei miei limiti) la prima volta e poi la seconda meno e la terza meno e via così. Sacrifico la brama alla volontà di quello che voglio fare davvero. Da quel sacrificio me ne viene energia/tensione sotto forma di attrito che mi può portare a non essere più condizionata da ciò che mio padre pensa di me. Lui continuerà a pensarlo e per me non sarà un problema.

Chiaro che negli esempi di Luke non c'è nulla di tutto questo, ma c'è una dipendenza forse ancora maggiore, come diceva lui stesso.

Secondo me fregarsene altro non è che fare quello che vogliamo fare e basta. Se all'inizo per farlo si ha bisogno di non farlo sapere agli altri che ci condizionano, va bene... successivamente, assaporato l'effetto di aver fatto qualcosa che si voleva, si troverà la forza di fregarsene un tot di più anche comunicandolo.
Rispettare i limiti che si possono sopportare e via via si fa.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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