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Vecchio 06-06-2006, 21.20.08   #21
Uno
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Citazione:
Originalmente inviato da Lallo
mettiamola così:
1) è vero o no che le macchine e i computer hanno tolto molto lavoro agli uomini?
2) è vero o no che gli imprenditori in conseguenza del punto 1) assumono un minor numero di lavoratori?
3) è vero o no che gli assunti sono soprattutto i raccomandati e coloro che sono altamente qualificati?

Ergo:
- come devono fare a vivere tutti gli altri?


Adesso vediamo una marea di giovani vivere alle spalle dei genitori. Ma quando i genitori non ci saranno più, come faranno vivere questi giovani?

L'unica soluzione mi pare il reddito di esistenza. Una soluzione solo economica, si intende, che non risolve il problema di fondo, che è quello di una voluta ignoranza e negligenza verso l'autoqualificazione professionale. Ma perché volere tutto e subito? Perché denunciare la imperfezione di un simile progetto (il reddito di esistenza) solo perché non risolve "tutti" i problemi che nascono in ultima analisi dal ribrezzo che prova la maggior parte degli esseri umani, a suo scapito ovviamente, per la cultura e lo studio?

Vediamo di ragionare in termini di provvisorietà. Dovranno pur mangiare in futuro questi giovani che oggi hanno tanti bisogni fittizi... Sì, ci vuole una vita più austera per tutti, è ovvio... ma intanto bisogna assicurare il necessario... poi ognuno si farà le ossa, perché il "meglio" (che è il possesso culturale) si affermerà per tutti, chi prima, chi dopo.
Ti faccio un esempio più commerciale... ma adattabile al resto
Per vivere gli altri dovrebbero buttarsi o inventarsi (come preferisci) su quello che le macchine non possono fare, questo sarebbe anche evolutivo aiutando le persone a sviluppare la creatività.
dimenticavo l'esempio... sai bene che i centri comerciali grandi ormai stanno facendo sparire tutti i piccoli negozietti di alimentari, allo stesso tempo sto vedendo in alcuni centri sorgere dei sostituti che puntano su quello che il supermercato non può dare, qualità, assistenza, conoscenza della merce... quindi vediamo dei negozietti che dispongono vari prodotti (l'olio scelto e di veri tipi, con il barattolo delle olive o la pasta della piccola azienda a conduzione familiare etc etc) come una volta era esclusiva della boutique, non lavoreranno sulla quantità, tutti faranno il grosso della spesa al supermercato, ma per una serata, una festa o anche solo come proprio hobby gastronomico qualche volta qualcuno acquisterà quella bottiglia di olio che costa il triplo di quella del supermercato.
In questo modo sopravviverà (o se ne aprirà un altro) anche il piccolo laboratorio di pasta artigianale etc etc....
L'esempio è trasportabile in molte direzioni...
Non so se capisci quello che intendo... la soluzione è incrementare la creatività, svilupparla non tarparla togliendo le motivazioni, ho fatto solo un esempio, ma è espandibile a tutti i settori non solo economico.
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