Citazione:
Originalmente inviato da logos
Soltanto da poco ho letto questo post. Mi pongo un interrogativo che mi sta particolarmente a cuore: e se le parole che non ho detto, non possono più essere pronunciate perchè l'interlocutore è morto, come si fa a superare l'empasse, il senso devastante di un dialogo interrotto per sempre?
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E' morto, ma possono essere pronunciate lo stesso. Noi parliamo all'altro, ci relazioniamo all'altro, per sponda a noi stessi. Quindi è all'altro in noi che ci rivolgiamo davvero e quello muore con noi o per integrazione. Ma non può venire integrato se non gli abbiamo detto tutto ciò che gli spetta.
Per la persona esterna, interlocutore andato prima di sentire il suo, si vede che gli doveva andare così.