Discussione: Mal di vivere
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Vecchio 20-03-2012, 13.35.18   #136
luke
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Avevo scritto un papirozzo ma in effetti...mi hai ricordato che quando si parlava della mancanza d'affetto avuta dai genitori ad un certo punto bisogna rendersi conto che quell'affetto non lo recuperemo mai. Punto.
Anche quello mi dava fastidio.

Poi nella discussione sul nodo di Gordio Uno suggerisce che dipende anche se il nodo ci serve ancora. L'avevo letto come un dare importanza al filo (quindi meglio pensarci bene prima di tagliare) ma chi determina quell'importanza?
La gente, la società, gli avvenimenti esterni..noi.

Finchè io dò importanza a un filo è meglio che non lo taglio o collasserà tutto il sistema intorno.

Il tuo ragno ha 8 provvide zampette che gli permettono di tenere insieme tutti i fili della ragnatela mentre elimina il corpo estraneo. Se la fatica è troppa si sposta. Rifà la tela. Resetta. Ma noi possiamo spostarci? Cambiare vita?

Ho capito dove m'incastro, sul reset. Mi sembra impossibile poterlo fare.Come se resettando smettessi di esistere..è folle lo sò ma l'ho percepita così..taglio il filo, taglio me.
Paura di cambiare. Dipendenza. Solita minestra.
Riuhm..distacco...non posso tagliare quel filo finchè è importante, perchè mi ci attacco, mi ci identifico, io sono quel grumo di fili mente in realtà sono anche quello..strauhm com'è difficile la semplicità.

A mio avviso , sempre parlando di nodi belli grossi e ultra-condizionanti, il problema è continuare a volere essere e a voler fare come se non avessimo avuto quel nodo...putroppo dopo un pò è inevitabile che quella specifica modalità esistenziale che ci immaginavamo non potrà più essere, MA deve poterne esistere un'altra alltrettanto valida che magari scopriamo proprio rgazie a dove ci ha portato quel nodo, unito ovviamente ai nostri sforzi ed al nostro muoverci con giusto intento, scoprendo una nuova modalità di essere e di fare che non sia uguale a prima MENO le cose impeditemi dal nodo, altrimenti è una cosa monca, la vittoria di cui si parlava sopra avviene , a mio avviso, in questo caso, altrimenti si sbatte da un nodone all'altro a vita, tipo pallina da flipper, riducendo e rimpiccolendo sempre più il campo di azione.

Parlo, ripeto di nodi esistenziali importanti, cose con le quali dobbiamo fare i conti per destino, quasi in modo "karmico" , essendo cose createsi prima che nascessimo, con tutto l'universo che sembra si sia mosso per creare quella condizione e tenerci lì incollati come un pugile all'angolo che ogni volta che cerca di uscire viene alzato di peso e risbattuto pesantemente dove era prima.
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in tenebris lux factus sum

Ultima modifica di luke : 20-03-2012 alle ore 13.40.40.
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