Visualizza messaggio singolo
Vecchio 25-03-2009, 18.40.15   #21
Ray
E' praticamente nato/a qui
 
L'avatar di Ray
 
Data registrazione: 10-08-2005
Messaggi: 7,218
Predefinito

Ci ho pensato un po', un po' mi sono informato e un po' ho riletto con maggiore attenzione l'intervento di Azzecca...

Il problema non sta nelle aziende. Noi possiamo anche vivere come ingiusto il loro comportamento (e magari lo è), tuttavia non è vero che non sia legale (da aprire un tread sulla differenza tra giustizia e legalità).
Queste aziende agiscono rispettando i termini del contratto che hanno stipulato, quindi sono nell'ambito della legalità e ne escono solo in determinati casi, piuttosto rari... e io credo che stiano bene attente a non farlo.

Il fatto che possano fatturare sulla base di consumi presunti (quindi non reali) forse non è giusto e forse non è un bene, tuttavia è legale ed è certamente citato nel contratto. Il fatto che siano previste penali in caso di recesso è un'altra cosa che forse non va bene, ma spesso c'è nel contratto e quindi è legale (e magari è questo il motivo del minore rimborso ricevuto da Stella). Eccetera eccetera.

Questi contratti noi li abbiamo firmati liberamente... uhm, liberamente? Beh no.

Credo che il problema stia in cosa è legale e cosa no. Lo stato non entra nelle contrattazioni private, non le disciplina, e questo a mio avviso è un generalmente un bene (al di là che se llo volesse fare sarebbe difficile praticamente)... tuttavia non sempre le contrattazioni private avvengono tra due parti che hanno la stessa forza.
In particolare in questi casi. Abbiamo un ente erogatore di servizi, che gode di una concessione per erogarli, che è parte forte e che propone contratti prestampati (e quindi prepensati) non discutibili e una parte debole che o accetta o sta senza servizio. Noi non possiamo, in see di contrattazione, pretendere che ci leggano il contatore, magari pagando qualcosina in più (il personale incide sui costi). Noi ci dobbiamo cuccare le cose come sono.
E non possiamo pretendere "giustizia", perchè loro non sono quasi mai inadempienti e il nostro senso di giustizia spesso non ha nulla a che fare con quel che la legge permette... per non dire che i contratti manco li leggiamo, salvo poi inorridire.

Allora dico: le parti contrattualmente deboli, caro Stato, se permetti che esistano vanno tutelate, oppure non permettere che ci siano.
Quindi, ad esempio sulla questione dellle letture dei contatori: o non permetti questo tipo di fatturazione o la permetti, se accettata dal cliente, solo se non superiore ai due terzi (poniamo) delle bollette di conguaglio... dato che pagare per presunto è una semplificazione che torna utile (utile=soldi dato che c'è minore spesa) all'azienda e non a noi.

Mi ricordo che non molto tempo fa i conguagli erano sempre maggiori delle bollette... quindi i consumi presunti erano sempre calcolati ad abbassare.
Mi ricordo anche che non era un grosso problema pagare le bollette per una famiglia media, anche quando avveniva l'opposto. Ritengo che questa sia una manifestazione del problema generale di impoverimento delle famiglie (che è iniziato ben prima e non ha nulla a che fare con l'attuale pseudocrisi) alle quali tocca contare anche dieci euri in più.

In ogni caso, per puntualizzare, il gioco delle fatturazioni presunte funzia circa così: io azienda fatturo in più, so che è in più e so che dovrò restitutire, ma intanto faccio cassa. Faccio una cassa che, oltre a rendermi a livello bancario (pensate a 50 euri in più a bimestre per 100000 famiglie, solo per fare un esempio), è in linea coi miei bilanci preventivi... sui quali si basa molta della mia economia e del mio credito. Poi restituirò, avrò una flessione di cassa, ma i miei interessi sono fatti.
Attenzione caro Stato, che comportamenti come quelli descritti, che ho molto semplificato, sono si legali ma forse non dovrebbero esserlo...
Ray non è connesso