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Vecchio 09-08-2011, 21.32.28   #40
Astral
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Si è vero ognuno parte in circostanze diverse: chi è molto ricco per esempio potrebbe non lavorare e avere più tempo di dedicarsi alla spiritualità, purtroppo spesso chi è troppo ricco invece si dedica ad altro. Chi è povero può cercare la forza interiore e magari avere tutto ciò che gli serve. Ognuno parte con una situazione di partenza.

Ma non la vedrei solo in termini economici, anche i nostri genitori ed il tipo di lavoro con cui ci hanno messo in discussione secondo me ci fa capire determinate cose. Chi è un artista ed un musicista è ovvio che dovrà frequentare persone simili e capirà per esempio che l'avere pochi amici che lo comprendono (ma potrebbe essere anche un esoterista o uno studioso) lo spingono ad andare in una direzione piuttosto che un altra.
A volte ansie, depressioni, quando non sono squilibri dovuti ad un pensiero negativo possono indicarci dove non ci stiamo evolvendo.

Sole dice che gli effetti intorno non si vedono, si è vero non ci deve interessare, però io lo vedo, quando mi pongo in una maniera diversa, cercando di non proiettare addosso alle persone parti di me, ottengo risposte e comportamenti molto diversi, rispetto a quanto lo faccio. Sarà che ho assistito a dei veri e propri miracoli, quando ho cambiato semplicemente me stesso. Trovo comunque che nonostante bisogna pensare alla propria evoluzione, sia un atto di amore condividere certi principi spirituali (a chi magari si ritiene pronto) perchè nulla è nostro, e tutto dovrebbe essere a disposizione di tutti, sempre se sono pronti ad accoglierlo.

Il discorso che hai citato all'inizio forse è fraintendibile, intendevo che in una società come quella del 2010, occorre oltre a chi pensa alla propria evoluzione, lanciare anche uno spiraglio agli altri. Dopotutto Gesù non era venuto solo per lui o per evolversi (questo vale anche per altri) ma era venuto per i peccatori. Sicuramente fare del proselitismo è sbagliato, in genere è l'esempio che parla, ma a volte può servire anche un informazione, un input per far comprendere che si potrebbe andare oltre, e allo stesso modo dando questo imput, ce lo diamo pure noi.

Io non vedo l'evoluzione come una grande fatica, semplicemente come un impegno costante, come d'altronde tutte le cose. Tra ammazzarsi di lavoro e poi lasciare, e fare il giusto, ma costantemente nel tempo, credo che la seconda aiuti molto.
Questo vale anche sul piano fisico e mentale. Correre 20 minuti tutti i giorni è piu efficace di 2 ore un solo giorno. Dio dovrebbe essere una costante della vita. In generale invece è già molto che gli si dedica 5 minuti al giorno. E poi ci meravigliamo?

Ci rendiamo conto di quanto tempo sprechiamo? Poi non so se per questa società, tolgono più energie orari e condizioni di lavoro e sopravvivenza pietose, o divertimenti inutili e poco profiqui.
Ma nessuno si sente derubato del proprio spirito?
Però ritorniamo a quello che dice Sole: siamo noi a non dover permettere certi meccanismi offerti dalla società, dall'esterno che ci influenzino.

P.S: Staremo pure in vacanza, ma Ermopoli mi sembra che sia tutt'altro che in vacanza
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