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Vecchio 29-11-2008, 16.30.04   #8
Ray
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
se ti va, fammi vedere il tuo punto di vista puo' essere che mi sfugga qualcosa e che io riesca a vedere solo un lato della medaglia, non so..

Innanzitutto ribadisco che sto facendo l'avvocato del diavolo, ovvero non necessariamente si tratta del mio punto di vista, ma ne adotto uno che possa avere una base un minimo solida per vedere dove porta... lo scopo è allargare la visione.

Che il rene è mio è un fatto, così come è mio il mio corpo. Leggi che limitino il mio potere di disporre di esso risultano spesso discutibili (discutibili non significa per forza ingiuste).
Si potrebbe discutere, per esempio, di quale può essere il limite accttabile di interferenza da parte della società nella mia gestione del mio corpo. Una certa interferenza forse è plausibile, dato che se io ne dispongo male poi è sulla società che peso, anche economicamente. Ma di questo passo potrebbero obbligarmi a non essere obeso, o addirittura a tenermi in forma. In modo da non dover pesare sulla sanità. Si fa presto a obbligare a tutta una serie di pratiche preventive di questo passo.

Dall'altra parte, lasciando perdere la disperazione e la conseguente diminuzione della scelta, mettiamo che io, senza problemi economici, ritenga che vendere un rene sia un buon affare perchè mi si da una cifra che me lo fa considerare tale... chessò un milione di euro, ma non importa quale cifra. Se io poi non vado a pesare sugli altri, ovvero se non faccio male a nessuno, perchè mi dovrebbe essere impedito di farlo? A che titolo?
Questo non significa che io Ray lo farei, non lo farei per nessuna cifra, così come non mi prostituirei, ma questo vale per me, è una scelta, perchè dovrebbe essere un'imposizione?

Se poi consideraimo anche le situazioni disperate in cui versano certe persone che decidono di farlo (anche io le capisco anche se non approvo... ma facile non approvare dalla mia poltrona di pelle col riscaldamento a manetta in casa e mia figlia alla scuola privata).. condizioni per le quali non è che c'è sbocco, non dipende da quanto lavorano eccetera, la posizione di chi glielo vuole impedire rischia di diventare anche un problema etico. Posto che sarebbe meglio e forse dovuto che ci si adoperi per costruire un mondo dove la disperazione non esiste (sempre se non è utopia), dato che non viene fatto e alcune persone trovano una via d'uscita, impedirglielo senza fornirgli alternative serie è una posizione discutibile.

Il che ovviamente non avvalla certamente il mantenimento dello status quo che porterebbe ad un voler mantenere certe condizioni disperate in certi luoghi per assicurarsi un continuo rifornimento di reni o quant altro... cosa che invece forse in un certo modo avviene.

Ribaltando la questione, riusciamo a capire, pur senza approvare, chi li compra? In assenza di organi donati e come unica alternativa la morte, magari dei propri cari, come vedremmo l'impedimento a comprare un organo da uno che me lo vuole vendere se io me lo posso permettere?
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