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Vecchio 30-11-2008, 01.14.57   #11
Grey Owl
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Esiste un villaggio in India dove vive la più grande comunità al mondo di persone con un solo rene. Gente oppressa dai debiti da non trovare altra soluzione che vendere un rene e questo commercio è noto da sempre e continua ancora oggi. Nei primi anni '90 in un'ospedale vicino al villaggio, su un totale di 580 reni trapiantati in altrettanti pazienti, almeno 400 erano stati prelevati da donatori viventi della zona di quel villaggio.

Il sistema per reclutare questi donatori di reni è semplice, i proprietari delle fabbriche prestano i soldi a questi operai indebitati con tassi da usurai (50% del prestito), in questo modo riescono a tener legati i lavoratori all'azienda.

Esiste un turismo da trapianto e questi "turisti" sono disposti a pagare medici e ospedali per mettere in contatto questi disperati (chi dona e chi riceve). Perchè chi vende un rene è disperato ma è pur vero che chi lo cerca lo è.

Chi a causa del diabete o altro si mette in lista d'attesa per un trapianto di rene entra in un tunnel di disperazione. Vivere sotto dialisi in attesa di un trapianto è doloroso, almeno tre volte la settimana serve pulire il sangue attraverso una macchina. E' facile cadere nella tentazione di cercare un donatore compatibile che lo mette in vendita. Attendere l'organo da un morto o da un parente disponibile richiede tempo e la lista è infinita.

Ci sono tante persone povere ed affamate nel mondo e che hanno due reni funzionanti, perchè non trovare il modo di averne uno per me? Il pensiero nasce spontaneo e le persone con pochi scrupoli hanno annusato l'affare.

E' orribile il fatto che tutto il meccanismo è creato ad hoc per fare businnes in questo ambito di disperazione. Creare donatori di reni attraverso l'usura e la povertà per rispondere alla domanda del mercato degli organi,
In questo meccanismo sono coinvolte le autorità locali, i medici, proprietari di fabbriche e tutta la società che preferisce non sapere.

Che in Europa (in Romania) accada questo non mi meraviglia, la povertà è forte pure lì, meglio per quei "turisti" del trapianto che devono fare un viaggio più breve.

E' orribile ma vero, poche illusioni e moralismi siamo umani.
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