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Vecchio 04-08-2009, 10.51.06   #3
Ray
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
La piena ed assoluta coscienza della morte è sancita dal raggiungimento della non paura verso di essa. Quando non avremo più paura della morte, pur essendone consapevoli (solo non pensarci non significa nulla), sapremo che c'è, che è inevitabile, naturale etc... allora potremmo iniziare a pensare ad altro, anche a se c'è un oltre.
Tuttavia è inevitabile pensare a "se c'è un oltre" anche prma di averne sconfitto la paura. Anzi, è proprio perchè non si è sconfitta che ci si pensa.
Credo che tra le sfumature che citi, compresa tra la depressione e le teorie della sopravvivenza senza coscienza (anche con una coscienza parziale del fatto che si deve morire), ci possa essere la condizione del ricercatore che è disposto a fare una certa fatica per una speranza di un oltre. Ma spesso, almeno in una certa misura, è un altro modo di cercare di fuggire dalla morte.

Tu dici che solo dopo aver sconfitto la sua paura, e quindi non solo dopo aver davvero compreso la sua ineluttabilità, si può pensare (oggettivamente?) ad un oltre. Come dire che dopo aver accettato la certezza della morte si può esplorare la possibilità di non finire con essa?
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