Da qualche giorno stò facendo una prova in un ufficio, un lavoro molto diverso da quello a cui ero abituata, protocolli e ambiente molto più macchinoso, molto più complesso.
All'izio lo ammetto ho pensato "non ce la farò mai" ma poi ho cercato di non viaggiare con la fantasia alla velocità della luce e rimanendo lì, nel presente, sono riuscita a vedere che l'ufficio era in un momentaneo stato di caos per varie assenze per cui ero stata proiettata per necessità nel lavoro di tutti e non solo in quello della signora che dovrei sostituire.
Il "caso" ha voluto che finissi in un'azienda che pur avendo un gestionale ben costruito abbia codificato tutte le procedure con controlli incrociati vari fatti su fogli di excel...mai digerito i tripli controlli nè tantomeno excel
..altro attacco di panico..altro piede piantato per terra e mi son detta "eh imparo pure questo"..
Sono lì che armeggio con un ordine e ricevo una telefonata in tedesco...
..omammamia..e oggi il direttore mi passa un fax di presentazione sempre in tedesco.."dagli un occhio" mi dice...meno male che ho fatto il corso mentre ero a casa...
Invece di andare in spiaggia ho studiato...in questo senso posso dire che ho utilizzato bene le mie possibilità e quanto poteva essere destino si è trasformato in provvidenza? (sapere un pò di tedesco è sicuramente a mio grande vantaggio)
Tutto questo accadeva mentre ero stranamente concentrata in quello che facevo, non sempre eh, lo ammetto, ma sicuramente molto più del "solito".
Anche i miei problemi personali ho imparato a lasciarli fuori dalla porta dell'ufficio, va bene, non sempre sempre ma appena mi piglia l'ansia del "tempo che non passa" (e spesso accade quando ammonticchio davanti agli occhi tutti i casini che ho in corso..il che mi blocca..ovviamente) mi concentro su un fax, su un modulo, sulle mie colleghe e mi sono accorta che 2 volte su 3 l'ansia si scioglie e il tempo ricomincia a scorrere.
Mentre la dose di tensione si allenta ecco che molto di quanto stà abitualmente sommerso sale,mi accorgo che mi costa un enorme sforzo mantenere attenzione in quello che faccio e continuare ad osservare anche quello che stà sotto, anche se è una sorta di "visione periferica" ma è altrettanto incredibile come alle volte questo stato di cose mi permetta di elaborare un fatto inconscio mentre stò facendo altro.
Non sò come spiegarlo ma è come quando dormendo ci si sveglia con la risposta, ecco alle volte percepisco il "dilemma", trascorro la giornata abbastanza concentrata, quel dilemma però è sempre lì, in sottofondo, e alle volte preparando la cena..tadan..arriva il pensiero che lo svincoila dall'inconscio e lo fà salire.
chissà se si è capito qualcosa.
Stasera poi è capitata una cosa incredibile, stavo guardando un film, due sposati con altri che alla fine finiscono in un motel da due soldi..ho appena finito di pensare "il solito schifo, traditori nel profondo gli esseri umani..non c'è giustiz.." arriva dentro uno che, in poche parole, li deruba,picchia lui e stupra lei.
Ora, (scusate il tema ma ho davvero un gran desiderio di condividere questa cosa con voi) il cattivo picchia lui e poi comincia a fare battute e tormentare lei..in quel preciso istante ero già avanti con le scene, il mio corpo si era già irrigidito e la mia mente diceva "nonono non mi piace, non lo reggo, che film schifoso.." ecc ecc
Mi sono fermata, ho guardato la scena (il cattivo le era già addosso) e qualcosa è scattato. ( o non è scattato?)
Sono rimasta lì e mi sono detta "è solo un film"
Altre volte me lo sono detta, altre volte mi sono forzata a guardare almeno qualche scena perchè non è possibile, mi dicevo, una tale tremenda reazione, ma ho sempre pagato il tentativo con malessere fisico e incubi fastidiosi.
Stasera sono rimasta lì, a guardare le scene (eh bon non l'hanno tirata tanto lunga per foirtuna) guardavo, mi dicevo "è solo un film Daf", realizzavo che era un film, percepivo il distacco e...
Sono sopravvissuta, non credo che avrò gli incubi stanotte, è solo un film squallido su una storia squallida.
E si
Non mi sono identificata.
Spero di non straparlare, di non vedere come al solito quello che non c'è ma questo miracoloso distacco mi ha colpito.
Piccole cose, piccole, piccolissime vittorie, non so dire se al prossimo film riuscirò a ripetere l'esperienza ma di certo in questi giorni alcune percezioni stanno cambiando e anche se fossero solo momentanee voglio fissarle per bene per la prossima volta che nella mia mente tornerà il pensiero "non ce la farò mai". Tutto questo mi dà modo di rispondermi, perlomeno, che non è detto.
scusate il post lunghissimo