Discussione: Design
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Vecchio 14-09-2009, 22.06.39   #10
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Mi prende particolamente questo argomento.Oggi mi è capitato tra le mani un monile, ibrido abstanza chitc, che come decoro aveva la scritta Carlo Pignatelli.Non lo conosco ma mi è dispiaciuto per la sua immagine.Penso che sia in argomento.
Ho modo di notare che al di sotto dei trent'anni, molto spesso le persone che abbelliscono casa, sono orientati,per esempio con un quadro, a scegliere tavole stampate, magari con qualche pennellata data a mano, purchè non raffigurino nulla. O pezzi unici che non sono altro che tele con schizzi di colori acrilici, più o meno accesi, che come dice Sole sopperiscono alla mancanza di significato. Allo stesso modo, persone colte e meno colte.Gente che si orienta da sola verso tali oggetti. Noto anche che tutti gradiscono sentire accostata la parola arte a ciò che comprano, una parola che evoca sensazioni, senza che nella maggior parte dei casi si rifaccia all'esperienza diretta di cogliere queste sensazioni. Basta la parola, la firma appunto.
Il fenomeno esprime a monte che non è più tempo per arte, per le cose belle, di gusto e di qualità?
Sono altre le cose che suscitano interesse ed emozioni vere nella gente comune? Oppure, è la storia di sempre , cioè che le cose ottime , speciali sono e lo sono sempre state per pochi fortunati? Compresa la spiritualità dei grandi maestri del passato, che riuscivano a trasferirla sempre a pochi discepoli rispetto al numero di persone che abitavano i villaggi.
Non mi sono data una risposta rispetto al fenomeno design tanto costoso, o comunque portato a casa i mille oggetti scopiazzati o no, costosi o no.
Un giorno ad una esposizione di quadri, ero con un amico collezionista di arte moderna, e gli dissi tra il dispiaciuto e il costernato, che non comprendevo la pittura di Mario Schifano. Lui mi rispose con una serena accondiscendente domanda: cosa non ti piace di questo quadro? Un po' spiazzata risposi: forse l'uso del colore per me violento. Mi disse solamente senza giudizio, “eppure è già passato alla storia, è un buon testimone del suo tempo” .
Non vorrei farne un discorso generale, sarebbe troppo riduttivo, ma mi chiedo spesso : è chi crea che condiziona il gusto della massa in tutte le cose, o la massa che spinge chi crea?
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