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Vecchio 24-05-2010, 19.11.58   #14
Ray
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Una volta che ci si accorge che per esempio un rapporto con l'altro non è sano, anche se non si riconosce subito cosa stiamo proiettando, la cosa migliore da fare sarebbe quella di ritirare la proiezione, tradotto per le persone, rompere il legame? smettere di avere rapporti?
No, non smettere di avere rapporti, non necessariamente almeno, anche se può darsi che ritirata la proiezione non ci interessi più avere rapporti con quella persona.
Ma in realtà, ritirata la proiezione, abbiamo la possibilità di relazionarci davvero con quella persona e non con la parte di noi proiettata in essa. Che po, comunque, è sempre un misto delle due... ci rapportiamo un po' con la persona, nella misura e negli ambiti in cui non proiettiamo, e ci relazioniamo con noi stessi, con parti di noi sconosciute, nella misura in cui proiettiamo.

Il punto è che non è semplice accorgersi della proiezione, non è semplice neanche accorgersi che c'è. Anche se, ad esempio, ogni cosa mi dia fastidio di essa è sintomo di proiezione, ma lo è anche un attaccamento morboso, la sensazione che perdendo quella persona si perda con essa una parte di noi. Appunto.


Per qualla cosa del centro magnetico: quando proiettiamo una parte di noi, questa resta comuque "attaccata" a noi (non è che la perdiamo) e però si diciamo estende a coprire l'altro. O parte di esso. Il centro magnetico continua ad attrarre a noi quella parte che abbiamo proiettato, quasi a voler recuperarla, a mirare alla completezza e interezza. Quandi prendiamo coscienza della proiezione la "sfiliamo" dall'altro, dove s'era attaccata (anche per via dei ganci adatti che l'altro ha di suo, infatti una certa cosa che proiettiamo si attacca su qualcuno si e su qualcuno altro no) e ci rimbalza addosso.
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