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Vecchio 07-07-2010, 13.33.08   #54
stefano
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Originalmente inviato da webetina Visualizza messaggio
Michelangelo passò gli ultimi venti anni della sua vita sopra un ponteggio, in inverno ache a quel freddo ,nella Cappella Sistina, con il corpo e le mani dolenti, per completare tendendo alla perfezione il suo lavoro. Di sicuro la sofferenza fisica lo tormentava, ma era la cosa che egli desiderava di più finire quel lavoro, era il suo unico bruciante scopo, quel messaggio e quella testimonianza descritti coi colori e con i segni, davano il senso al suo sforzo.

Quando dici esprimere tutto se stessi, bisogna pensare che non riesce solo perchè lo desideri con tutto il cuore, prima devi avere affinato gli strumenti per farlo, altrimenti è come il bambino che è già capace di articolare bene i pensieri ma l'area della sua parola non è matura e non gli permette di esprimersi ancora. Quando parliamo di arte devi anche fare i sacrifici della esercitazione, dell'affinamento delle tecniche, che deve essere cosa diversa dal subire violenza.
non sto di certo affermando il contrario.
ma se il tendere alla perfezione (e quindi imparare quanto vai dicendo), impedisce di vivere la vita sapendola assaporare al meglio e sapendo gioire delle piccole cose... di fatto questo porta alla lunga a mal di vivere e frustrazione.
quindi a disequilibrio.
questo era il senso di quanto ho scritto.
e di esempi ve ne sono infiniti, anche in musica.
se ci si concentra solo sulla tecnica e non si "espande" se stessi nel resto, si sta violentando se stessi.
stefano non è connesso