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Vecchio 26-08-2011, 13.10.53   #135
griselda
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Non cito nessuno perchè la discussione è andata molto avanti e non avrebbe senso. Dico solo che forse andrebbe spostata in esoterismo, se si vuole esplorare un minimo alcuni aspetti che sono emersi.

In ogni caso, tornando alla natura e agli istinti, vi siete mai chiesti alla natura a cosa serve l'umanità? Perchè vuole la nostra riproduzione? Parlo dell'umanità, non del singolo uomo... così come uno qualsiasi di noi tiene alle sue cellule, non gliene può fregare di meno di quella singola cellula convinta di chiamarsi Mario e di poter diventare chissà che, magari un intero organo.

Gli serve allo stesso modo in cui gli servono le zanzare... l'umanità fa parte di un insieme più grande, appunto la natura, e nutre e viene nutrita, a vari livelli (e qui rischiamo di ricascare in arogmenti esoterici, ma possiamo anche evitarlo) altre parti e da altre parti di essa.
Come la cosa delle cellule... il nostro fegato è composto da svariate cellule, che continuamente nascono e muoiono. Noi siamo interessati alla sana continuazione di questo processo e abbiamo, a questo scopo, dei meccanismi che lo preservano. Eliminiamo le cellule di troppo, ne produciamo di altre, scartiamo quelle troppo piccole e quelle che crescono troppo e cose di questo genere.
Se ci poniamo dal punto di vista delle cellule, quei meccanismi che preservano il nostro fegato, potrebbero essere vissuti, ad esempio, come istinti alla riproduzione. Come morte inevitabile delle singole entità, come leggi che regolano il mantenimento della specie.
Ammettiamo adesso che, potenzialmente, ognuna di queste cellule, come per altro sotto certi aspetti è, possa a sua volta diventare fegato, o addirittura umano o semplicemete un'altra cellula di qualcos'altro che magari non mi danneggia di per se. Beh, sicuramente avrei bisogno, io fegato, di quelche meccanismo che mi difenda da ciò. Non tanto perchè rischio il danneggiamento, ho altri meccanismi che mi preservano, ma quanto perchè quelle cellule mi servono. Mi servono per scopi più complessi... il fegato produce altre cose che servono ad altri organi che fanno funzionare un sistema più complesso e così via.
Posso tollerare che qualche singola cellula sfugga in qualche maniera al meccanismo generale, posso tollerare che le difese non siano perfette, che ci sia qualche buco nella rete, ma non posso tollerare che questo avvenga per un numero significativo di esse. Lo chiamerei cancro.
Potrei tollerarlo solo se tutto il sistema fosse pronto a cambiare in qualcos'altro, ma questo prevede cambiamenti che alla singola cellula che pur si evolve sfuggono del tutto (per quanto illuminati c'è sempre qualcosa di più luminoso... di gran lunga più luminoso).

Forse adesso il discorso della mia evoluzione che influenza gli altri in modo poco significativo torna un po' di più... forse torna un po' di più anche a Diam, anche se c'è da approfondire la cosa del risveglio parziale e del risveglio in genere che, dalle sue parole, vedo un concetto un po' confuso.
Caspita mi viene un'immagine di un uomo gigantesco noi siamo le sue cellule c'è quella del fegato del cuore del pancreas della milza.....ogni volta che una cellula detesta un'altra cellula perchè diversa con qualità pregi diversi dall'altra tanto da farli apparire difetti noi creiamo problemi all'insieme a quel grande corpo.
Vedere Ray cellula del cuore e giudicarlo male perchè io sono cellula del fegato, o vedere tizio che ha funzione di globulo bianco e paragonarlo a caio che ha funzione di globulo rosso e per questo motivo diversi porta disturbo all'unità.
Se vedessimo noi come parte di un tutto meraviglioso nella sua diversità e nelle sue peculiarità, superando lo spavento di vederci soli e coocausanti i propri guai probabilmente sentire questo dentro di noi sarebbe meraviglioso e ci sarebbe sempre da sprone.
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