Comunque la situazione di un insegnante è veramente critica. Quando sento i racconti di una giornata in classe mi viene da pensare a scene da riformatorio.
Entra in classe e i ragazzi manco si spostano o danno cenno di vita, non sono molti i lavativi, ma squalificano tutti quanti. C'è il superintelligente, figlio di insegnanti colleghi, che se ne approfitta per fare, tutto ciò che gli passa per la testa comprese scene isteriche, c'è quello che si guarda bene dal fare qualcosa, si rifiuta di comporre un tema o studiare una poesia, ma eccelle in ginnastica, non si può bocciare, ma poi a cosa servirebbe..., c'è quello che attacca briga, ma nega l'evidenza, il preside non vede e, quando arrivano i genitori che ne cantano le glorie, tende più a giustificare il piccolo delinquente che proporre sistemi correttivi.
ma ci deve proprio scappare il morto? ... ed uno c'è anche stato, non a scuola, per buona sorte, ma a 24 anni o giù di lì... forse una vera lezioncina a suo tempo... E poi ci sono 20 alunni che lavorano nelle loro possibilità, sono meritevoli, ma con cotanto esempio, veder sempre promosso chi se ne frega, cosa devono pensare?
l'insegnante è spesso in questa trincea, quando vedo la mia amica, dalla faccia, immagino la giornata penso a cosa farei, alla fine le dico solo stai alla larga dai più forzuti e guardati le spalle... pensa alle vacanze...!
