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Vecchio 15-04-2008, 14.10.51   #1
Sole
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Predefinito Ma le fondazioni per i diritti dell'uomo che fanno?

Ieri era sul corriere on line una storia che ha del fantascientifico eppure è la norma nel nostro mondo, non mi piace dire "certi paesi" perchè non sono poi tanto distanti da noi sia in chilometri che in cultura.
Nello Yemen è usanza dare in sposa la figlia appena bambina, 7 8 anni, con la promessa da parte del marito di non avere rapporti intimi con lei fino alla maturità della stessa. Gli viene consegnata ma nessuno poi controlla cosa accade e il marito in genere supera bene i 25 anni.
Una di queste bambine viene picchiata e costretta dal padre a darsi in sposa ad 8 anni, viene violentata dal marito e corre dai genitori e gli zii per chiedere il divorzio e farsi difendere.
I genitori le negano aiuto ma le dicono che può andare da sola in tribunale.
Lo fa, denuncia il fatto e il giudice non ha potuto fare altro che far arrestare marito e padre perchè secondo la legge dello Yemen non poteva avere rapporti prima della maturità, ne essere data in sposa prima dei 14 anni. Il marito si difende dicendo che aveva tutti i diritti, come se la bambina fosse cosa sua, il padre che si era assicurato dalla promessa del marito che non l'avrebbe toccata. La gente invoca il fatto che la legge tribale di dare in sposa le bambine va difesa ma la legge vera non la considera nessuno soprattutto perchè la bambina è troppo piccola per testimoniare. Impietosito sembra che lo zio sia intervenuto a sua difesa testimoniando per lei. La bambina per divorziare dovrà restituire per intero la dote ricevuta dal marito. In pratica la bambina è stata venduta. A soli 8 anni la protagonista di questa storia è stata la prima ad aprire un flusso..

Ora, la storia è ai limiti e quindi colpisce moltissimo, ma la mia domanda è se sia giusto o meno intervenire sulla cultura di un popolo che coincide con la religione oppure lasciare che faccia il suo corso.
Se certe organizzazioni umanitarie e fondazioni esistono, la loro esistenza deve essere giustificata oltre che dal raccogliere fondi anche dall'azione di rinnovamento e difesa dei diritti umani mondialmente riconosciuti uguali sempre, che deve compiere. Non sto parlando di sradicare certe culture ma anzi di integrarle con il significato reale ed originario dalle quale nascono. Ovviamente nessuno è davvero consapevole della tradizione da cui proveniamo ma quantomeno con la cultura occidentale (intendo la possibilità di accedere ad informazioni e modi di vivere differenti) sarebbe possibile agevolare la vita di certe persone. Per quanto si possa dire che ognuno ha il proprio destino è vero però che noi tutti siamo responsabili del cambiamento di certe cose. Se vengono isitutite certe associazioni che vanno contro la pena di morte e strumentalizzano politicamente certe situazioni, essendo anche quella una interferenza, perchè per uno scopo più alto, dare un futuro di scelta a queste bambine, le onlus non intervengono? E se lo fanno perchè così tanto in silenzio senza clamore?
Insomma se non servono ad un bel niente basta smettere di finanziarle a natale, non serve dare l'illusione che servano a qualcosa. L'unico messaggio che passa è che l'uomo non è in grado di autare l'uomo.
Io vorrei invece che certe organizzazioni servissero a ripristinare la reale cultura dei popoli favorendone lo sviluppo e facendo in modo che certe degenerazioni (comprese le nostre) pian piano spariscano.

La cultura del mondo è patrimonio universale e questo sarebbe un modo di difenderlo.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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