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Vecchio 02-09-2008, 10.27.52   #11
Sole
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Insomma per riassumere sui mutui influisce il fatto che le case come tutto sono raddoppiate di costo (non di valore, di costo), questo aumenta tutte le spese, dall'agenzia immobiliare al notaio etc...
I mutui sono diventati più lunghi e questo inevitabilmente alza il prezzo finale.
La colpa è sempre e solo dell'euro, o meglio di come è stata gestita la cosa, perchè se fosse stato fatto un cambio reale, anche ammettendo un piccolo scarto per sovvenzionare, tutta l'altra enorme struttura europa non ci saremmo impoveriti così.

Ok, ma allora il tasso non è più al 6.50% ma diventa il 13% considerando che l'euro ha raddoppiato i costi e il valore del denaro si è dimezzato, secondo me è questo rapporto che non sta in piedi e siamo a livelli in cui il governo anni fa dovette intervenire a favore dei consumatori che fecero i mutui in Euro (quando ancora era solo un'idea) seguendo i consigli di Prodi, non so se vi ricordate..
Io parlo solo per la prima casa, e sono d'accordo sul fatto che se te la cerchi tra rate e ratine alla fine non arrivi a sopravvivere, anche se ci sono persone che fanno finanziamenti oltre al mutuo per poter arredare la casa e per poter pagare le spese di agenzia e di notaio, costi che alla fine sono altissimi.

La persona che decide con buon senso di farsi un mutuo a 25 anni senza troppi grilli per la testa e poi vuole vendere la casa, quella casa non ha un valore reale. Dopo 25 anni a quanto dovrà rivenderla?
Certo che le banche non sono opere di beneficienza, non danno soldi in regalo, ma ci guadagnano troppo e non c'è concorrenza perchè appartengono tutte a due o tre mega gruppi, in questo senso l'utente cittadino è costretto a rivolgersi a loro e la differenza varia di ben poco.
Paradossalmente per acquistare la seconda casa tra un mutuo e un finanziamento conviene tanto di più il finanziamento, ma parliamo di secodna casa e allora è già un lusso di più.

Lo stato italiano guadagnerebbe tanto se fosse esso stesso l'erogante del mutuo al cittadino mettendo un tasso fisso reale ad un 1/ 2% magari in base al reddito, variabile al variare del reddito, insomma da studiare. Ma non può farlo perchè anche lo stato ha i suoi padroni.

Per il resto si, il mutuo a 30 o 40 anni è una possibilità per poter acquistare un bene che chissà magari si può estinguere prima, diversamente il cittadino no potrebbe ma a questo ci siamo arrivati.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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