Conoscenza e consapevolezza di essa
"Il maestro disse a un suo allievo: Yu, vuoi che ti dica in che cosa consiste la conoscenza? Consiste nell'essere consapevoli sia di sapere una cosa che di non saperla. Questa è la conoscenza."
Confucio
Ho trovato questo aforisma e mi sembra di scorgerci un nuovo significato che prima non vedevo, ma forse sto spaziando troppo nell'astratto e non razionalizzo bene, pertanto volevo discuterne un pò insieme se secondo voi c'è la possibilità di vederci questo che vi vado a dire.
Questo sapere non ci appartiene lo facciamo entrare in noi ci lasciamo attraversare e poi va. A noi resta l'idea, l'effetto, di una concezione nuova che è arrivata. Il sapere non è nostro è universale, pertanto ciò che so non lo so io, ma ne trattengo solo l'effetto, la modificazioni del mio modo di essere e di agire o di pensare, ma non so la conoscenza.
Forse ci ho fantasticato troppo, e si "riduce" solo al fatto di essere tanto onesti da mantenersi sempre aperti a ciò che non si sa. Come canne al vento lasciare che nuovi imput arrivino senza pregiudizio.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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