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Vecchio 02-06-2006, 06.55.14   #1
Lallo
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Predefinito Sesso Arcicostoso Per I Mielolesi

SESSO ARCICOSTOSO PER I MIELOLESI


Dal blog di un'amica ("vida loca" di tabata su LIBEROBLOG) che ha gentilmente pubblicato questo mio messaggio, ripubblico qui per informare e sensibilizzare... e con preghiera di diffusione dovunque e comunque vogliate...

I mielolesi non sono delle persone che non hanno digerito il miele, ma sono degli individui che, per un incidente o altra causa, hanno riportato una lesione al midollo spinale, che comporta quindi un deficit motorio e neurologico. Anche i mielolesi desiderano fare sesso, ma i maschietti possono avere una disfunzione erettile, determinata da problemi di trasmissione nervosa. Allora ricorrono a terapie contro l’impotenza. Ebbene, il Servizio Sanitario Nazionale passa gratis ai mielolesi solo la terapia che prevede iniezioni intracavernose: per chi non lo abbia ancora capito, occorre farsi le punturine sul cicì. Non tutti sono disposti a questo, e perciò rinunciano ad avere l’erezione e quindi a fare sesso, non potendo permettersi d’altra parte le pillole anti-impotenza che costano l’ira di dio (pensate che una pillola di viagra viene a costare circa 11 euro!).
Quando c’era il ministro Veronesi alla Sanità si pensò di ovviare a questo problema fornendo gratuitamente il viagra a tutti i mielolesi d’Italia. Ma durante il governo Berlusconi fu tolta di mezzo tale concessione e si fissò una volta per tutte la gratuità delle sole suddette punturine, che peraltro possono causare seri problemi “strutturali” allo stesso Ben, a causa della loro maggiore invasività: e sapete quanto ci tiene un maschietto al Ben suo più prezioso!
L’Emilia Romagna e il Veneto nel 2005 hanno concesso ai mielolesi lì residenti la terapia orale gratis, dietro prescrizione di validità annuale da parte di urologo, anche all’interno di un istituto di riabilitazione, ma non solo: hanno esteso la gratuità ad altri tipi di farmaci orali, che si differenziano dal viagra per una serie di fattori: levita e cialis, ad esempio, ed in Veneto, pure altri tipi di farmaci.
Questo comporta una discriminazione nel trattamento dei mielolesi, per cui se uno risiede in quelle due regioni fortunate, potrà evitare una spesa che invece grava interamente sui mielolesi del resto d’Italia, e ciò contrasta col principio d’uguaglianza che vuole pari opportunità per tutti, senza differenze territoriali, sul suolo nazionale.
In nome della effettività della vita sessuale anche per i disabili che hanno una disfunzione erettile, è doveroso che in Italia, in qualunque regione si abiti, un mieloleso abbia diritto alle pillole anti-impotenza gratuite, perché specie se egli vive con la sola misera pensione d’invalidità, deve pensare prima di tutto a mangiare e a vestirsi, e poi non gli resta nemmeno un euro per comprarsi un misero profi, figuriamoci per acquistare le costosissime pillole che danno ebbrezza a lui e di conseguenza anche alla sua partner. Questo è quanto, per conoscenza di tutti coloro che leggeranno.
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